“La chiave del successo è sentire che il tuo lavoro è un gioco. Tu non lavori per guadagnarti da vivere, o per riempire il tuo tempo, o perché la società, la tua famiglia o i tuoi genitori si aspettano che tu lo faccia. Tu lavori perché è il miglior gioco che ci sia, l’unico nel quale puoi venire pagato per fare ciò che è divertente“, afferma Michael Korda.
Questo, in effetti, dovrebbe essere il punto di partenza di tutti i lavoratori in generale e degli autonomi in particolare.
Tutti elementi che finisco per rallentare la propria attività e che pertanto sottraggono tempo a cose più utili, come ad esempio lo stesso svolgimento del lavoro. Proprio in tale ambito, finalmente, giungono in arrivo importanti novità a favore dei lavoratori autonomi che potranno beneficiare di interessanti vantaggi. Ecco di quali si tratta.
Arrivano i vantaggi per i lavoratori autonomi. Dalla cedolare secca alla neutralità fiscale: ecco tutte le novità
La burocrazia si rivela essere molto spesso particolarmente farraginosa, tanto da rendere complicato riuscire ad accedere alle varie agevolazioni a cui si ha diritto. Lo sa bene l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni che è al lavoro per mettere a punto la prossima riforma del Fisco che dovrebbe portare con sé cambiamenti particolarmente importanti.
In particolare sembra che il Governo voglia innanzitutto rendere più semplici le varie procedure e modificare le aliquote Irpef che potrebbero essere ridotte a tre. Ma non solo, sono in arrivo importanti novità anche per coloro che percepiscono redditi da lavoro autonomo. Entrando nei dettagli interesserà sapere che tra le possibili novità si annovera una neutralità fiscale per le operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali.
Si prevede, inoltre, una possibile riduzione delle ritenute sui compensi. Questo nel caso in cui il lavoratore autonomo interessato dovesse fronteggiare dei costi particolarmente elevati per i propri dipendenti o collaboratori. Sempre con l’intento di semplificare il processo di tassazione, quasi sicuramente si eliminerà la disparità di trattamento tra acquisti in proprietà e in leasing degli immobili strumentali. Non si escludono buone notizie in arrivo per i redditi derivanti dal settore agrario e fabbricati.
In particolare la tassazione su basa catastale dei redditi agrari verrà estesa alle coltivazioni. Per quanto concerne i fabbricati, invece, si ipotizza l’estensione della cedolare secca anche agli immobili commerciali. Al momento, è bene sottolineare, si tratta di ipotesi. Si deve infatti attendere per vedere quali cambiamenti apporterà effettivamente il Governo con la prossima riforma fiscale.