Da marzo dello scorso anno imprese e datori di lavoro possono richiedere ai consulenti del lavoro la certificazione AsseCo su base volontaria. In pochi messi è stato un boom di richieste ma c’è anche chi stenta ancora a comprenderne la ratio e i vantaggi di questo investimento. A che cosa serve la nuova asseverazione? Lo scopo principale è quello di certificare la regolarità contributiva e retributiva. Vediamo insieme i costi e le potenzialità di AsseCo.
AsseCo: costi per l’impresa richiedente
Quanto costa ottenere la certificazione AsseCo di regolarità contributiva e retributiva? L’impresa (o il datore di lavoro) richiedente dovrà anticipare i diritti di segreteria, che variano in base al numero dei dipendenti e sono compresi tre 400 euro e 3 mila euro, e dovrà inoltre coprire il costo del professionista.
Come ottenere la certificazione AsseCo: requisiti, documenti e domanda
Alla domanda per ottenere AsseCo vanno allegate la dichiarazione di responsabilità del datore di lavoro (ex D.P.R. n. 445/2000) che attesta la non commissione di illeciti in materia di lavoro e quella del consulente del lavoro che verte invece sul rispetto della contrattazione collettiva e la verifica della sussistenza dei requisiti necessari per il rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC). Dal momento della domanda il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha trenta giorni di tempo per il rilascio di AsseCo. La durata della certificazione è di un anno, salvo perdita dei requisiti che ne hanno permesso l’emissione in corso di validità. La verifica quadrimestrale del mantenimento dei requisiti spetta al consulente del lavoro che ha attestato la sussistenza degli stessi al momento del rilascio.
AsseCo, a cosa serve e vantaggi
Stando a quanto riferito dai Consulenti del Lavoro, imprese e datori di lavoro hanno fatto registrare un interesse crescente per AsseCo.