Assegni familiari in caso di divorzio o di separazione, a chi spettano, possono essere divisi al 50% fra i coniugi? Analizziamo la questione rispondendo ad un quesito di una nostra lettrice.
Assegni familiari in caso di divorzio: il quesito
Buongiorno, sono divorziata da due anni ed ho in affidamento nostro figlio di 13 anni. Poiché svolgo lavori saltuari, in passato, quando ero solo separata, firmavo ogni anno un foglio del datore di lavoro di mio marito affinché lui potesse ricevere gli assegni familiari per nostro figlio.
Sono però ormai due anni che non firmo più nulla, e mi viene il sospetto che il mio ex abbia falsificato la mia firma per continuare a ricevere tali assegni. Mi sono posta i seguenti quesiti:
- Dovrei firmare il consenso per gli assegni familiari tutti gli anni?
- Potrei reclamare che almeno il 50% di detti assegni mi vengano girati dal mio ex? Grazie
Cordiali saluti.
Assegni familiari per divorziati: l’autorizzazione Inps
Gli assegni familiari non si possono dividere, nel senso che vanno corrisposti in un’unica soluzione.
Nel caso specifico suo marito per poter avere gli assegni familiari ha dovuto fare richiesta dall’Inps, l’ente dovrà verificare e invierà al richiedente l’autorizzazione con scadenza rinnovabile da presentare al datore di lavoro per l’erogazione degli assegni familiari. Ogni anno a luglio va presentata il modello di richiesta assegno familiari al datore di lavoro, dove va apposta anche la sua firma.
Il datore di lavoro non può corrispondere gli assegni se il richiedente avente diritto non presenta l’autorizzazione inviata dall’Inps.
Lei può recarsi all’Inps e chiedere se è stata presentata una richiesta per gli assegni familiari dei suoi figli, tramite il codice fiscale loro possono controllare. Come sopra indicato, lei doveva firmare la richiesta inviata all’Inps per l’autorizzazione.
Per maggiori chiarimenti consiglio di leggere: Assegni familiari (ANF) per i separati o divorziati, cosa fare per riceverli