Nuovi importi e limiti di reddito per gli assegni del nucleo familiare (ANF). Dal 1 luglio 2020 e fino al 30 giugno del 2021, saranno corrisposti importi maggiorati rispetto allo scorso anno per famiglie con figli.
Gli importi ANF aggiornati sono stati indicati nella circolare Inps numero 60 del 21 maggio 2020 redatta sulla scorta della variazione dei prezzi al consumo che ogni anno l’Istat elabora. In allegato, la stessa circolare mette a disposizione dei beneficiari anche le nuove tabelle con indicazione degli importi aggiornati.
La variazione Istat per il 2019
Come ogni anno, per legge, gli importi degli assegni familiari vengono aggiornati in base alla variazione dei prezzi al consumo in Italia.
I nuovi importi ANF
Per il calcolo dell’importo dell’assegno, l’Inps dovrà conoscere la composizione del nucleo familiare e il reddito complessivo. In particolare il richiedente dovrà indicare i redditi percepiti nel 2019 al fine di calcolare l’importo esatto spettante in base alle tabelle reddituali Inps aggiornate. Il reddito da indicare è quello del nucleo familiare. Più è alto il reddito percepito e minore sarà l’importo dell’ANF spettante per i figli ricompresi nel nucleo. La cifra spettante sarà quella che risulta dalle tabelle di cui alla circolare Inps di cui sopra. Per avere diritto all’assegno per il nucleo familiare è necessario che il reddito sia composto per almeno il 70% da redditi da lavoro dipendente o ad esso assimilabili.
Richiesta ANF solo per via telematica
Coloro che intendono richiedere l’assegno per il nucleo familiare 2020, dovranno fare richiesta direttamente all’Inps e non più tramite il proprio datore di lavoro. La domanda va presentata per via telematica accedendo direttamente o tramite professionisti abilitati al portale Inps e compilando l’apposito modulo ANF/DIP SR16. La procedura è più snella e consente all’Inps di verificare in tempo reale i requisiti posseduti dal lavoratore. Il datore di lavoro, d’altro canto, accedendo al portale Inps potrà prendere conoscenza della richiesta di ANF da parte del lavoratore e sarà in grado di conoscere l’esatto importo da erogare in busta paga evitando errori in fase di elaborazione dei cedolini mensili.