L’assegno al nucleo familiare, ANF, è una prestazione che l’Inps eroga alle famiglie dei lavoratori dipendenti, a quelle dei pensionati e a quelle dei lavoratori che hanno diritto a prestazioni previdenziali da lavoro dipendente.
L’erogazione degli ANF è legata al reddito del nucleo familiare. Tale reddito non deve superare i limiti indicati dalla legge ed è rivalutato ogni anno in base agli indici Istat.
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A determinare l’importo dell’assegno, però, non è solo il reddito ma anche il numero dei componenti del nucleo familiare.
ANF: a chi spetta?
A richiedere l’assegno per il nucleo familiare sono:
- i lavoratori dipendenti in attività;
- i lavoratori cassintegrati;
- i lavoratori in mobilità e impiegati in lavori socialmente utili;
- i lavoratori assenti per malattia o maternità;
- i lavoratori richiamati alle armi;
- i lavoratori in aspettativa per cariche pubbliche elettive e sindacali;
- i lavoratori dell’industria o marittimi in congedo matrimoniale;
- le persone assistite per tubercolosi;
- i disoccupati indennizzati;
- i pensionati ex lavoratori dipendenti;
- i caratisti imbarcati sulla nave da loro stessi armata, agli armatori e ai proprietari armatori;
- i soci di cooperative;
- i lavoratori parasubordinati iscritti alla gestione separata dell’ Inps.
Il nucleo familiare che determina il reddito per la corresponsione dell’ANF è composto da:
- il richiedente;
- il coniuge purché non separato;
- i figli ed equiparati (non coniugati), minori di età, maggiorenni inabili, studenti o apprendisti di età compresa tra i 18 ed i 21 anni facenti parte di un nucleo familiare con almeno 4 figli con meno di 26 anni;
- i minori in affidamento;
- i familiari di cittadino italiano, comunitario, straniero di stato convenzionato [3], che siano residenti all’estero;
- nipoti minori in linea retta a carico dell’ascendente (nonno, bisnonno);
- i fratelli, le sorelle e i nipoti (non coniugati) minorenni oppure maggiorenni inabili (purché orfani di entrambi i genitori senza beneficio della pensione ai superstiti).