Anche per il 2020 sarà confermata la pensione di cittadinanza per gli invalidi civili. La misura è contenuta nella manovra di bilancio in fase di approvazione in Parlamento e riguarda un discreta platea di pensionati appartenenti alla categoria degli invalidi civili.
L’assegno mensile che eroga l’Inps per la pensione di cittadinanza è pari a 780 euro per coloro che rientrano nei requisiti previsti dalla legge e che sono: aver compiuto i 67 anni di età e non superare i 9.360 euro di reddito annuo ai fini ISEE se si vive in affitto e 7.560 se si vive in abitazione di proprietà.
La pensione di invalidità
Ma veniamo alla pensione di invalidità. Anche per il 2020 i requisiti restano invariati. Per poter ottenere l’assegno mensile di assistenza da parte dell’Inps è necessario avere una percentuale di invalidità pari ad almeno il 74% e inferiore al 100% (invalidi parziali), requisito che dovrà essere riconosciuto dalla Commissione medico-legale dell’inps. Tale assegno viene erogato a coloro che hanno un’età compresa fra i 18 e i 65 anni dopo di che diventa pensione di invalidità. L’assegno spetta in misura intera se il reddito non supera i 4.906,72 euro annui. In questo caso l’Inps non tiene conto del reddito del coniuge per l’assegno di assistenza riconosciuto agli invalidi parziali.
Limiti di reddito
Oltre ai requisiti di cui sopra ci sono anche dei limiti di reddito da rispettare. L’Inps prevede un reddito massimo di 16.814.34 euro annui per l’erogazione della pensione di invalidità. Al di sopra di tale limite, l’Inps riconosce il pagamento della pensione solo in caso di ricovero presso case di cura o di riposo.
Importo pensione
L’Inps stabilisce ogni anno a quanto ammonta la pensione di invalidità per gli invalidi civili totali (con invalidità al 100%) e a quanto ammonta invece l’assegno di assistenza per gli invalidi parziali (con invalidità compresa tra il 74% al 99%). L’importo attuale è pari a 285,66 euro corrisposto per 13 mensilità. A dicembre si ha diritto alla tredicesima e quindi a un importo doppio. In particolari condizioni disagiate, può essere riconosciuta una maggiorazione e quindi l’indennità aumentata di una somma mensile stabilita dalla legge.