Assegno dall’ex coniuge, come si dichiara nel 730

L’assegno ex coniuge ha una disciplina fiscale diversa per chi lo paga e chi, invece, lo riceve. In ogni caso vale il principio di cassa
2 anni fa
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assegno ex coniuge

Quando di mezzo c’è il pagamento dell’assegno ex coniuge, ai fini fiscali, bisogna distinguere a seconda del lato verso cui si guarda. In particolare, le cose sono diverse a seconda che si guarda l’ex coniuge che paga l’assegno mensile o che si guarda all’ex coniuge che riceve l’assegno.

Chi paga l’assegno può dedurre l’importo dal suo reddito ai fini IRPEF. Questo equivale a dire meno imposte da pagare. Chi, invece, riceve l’assegno deve dichiararlo come reddito nella sua dichiarazione redditi.

Ciò significa, quindi, più reddito e più IRPEF da pagare.

Altra distinzione fondamentale è tra la parte dell’assegno destinata all’ex coniuge e quella destinata al mantenimento dei figli. La deduzione spetta solo sulla parte destinata all’ex coniuge e non anche sulla parte riferita al mantenimento dei figli. Stessa cosa per chi riceve l’assegno. Non farà reddito (e quindi NON si dichiara nel 730) la parte dell’assegno destinata ai figli.

Laddove il provvedimento del giudice non indica espressamente la quota dell’assegno destinata all’ex coniuge e quella destinata ai figli, si presume il 50% all’ex coniuge e 50% al mantenimento dei figli (a prescindere dal numero di figli).

L’assegno è reddito per chi lo riceve

L’assegno ex coniuge, come anticipato, dunque, forma reddito per chi lo riceve. Questi lo deve indicare nella sua dichiarazione redditi. L’indicazione è per cassa. Quindi, nel 730/2023 (anno d’imposta 2022) o Modello Redditi Persone Fisiche 2023 (anno d’imposta 2022) si indica l’importo dell’assegno mensile percepito nel 2022.

Sono da dichiarare anche:

  • gli importi stabiliti a titolo di spese per il canone di locazione e spese condominiali, disposti dal giudice, e percepiti periodicamente dall’ex coniuge (c.d. “contributo casa”);
  • le somme fino ad un importo massimo di euro 800 a favore del genitore in stato di bisogno erogate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Per l’assegno ex coniuge percepito nel 2022, l’indicazione è:

L’ex coniuge che, invece, nel 2022 ha pagato l’assegno, lo deduce sempre secondo il principio di cassa, indicando il totale dell’importo mensile al rigo E22 del suo 730/2023 o al rigo RP22 del suo Modello Redditi Persone Fisiche 2023.

Bisogna indicare anche il codice fiscale dell’ex coniuge che ha ricevuto l’assegno. Si tenga presente che è deducibile anche l’assegno all’ex coniuge residente all’estero.

Assegno ex coniuge, indicazione nel 730

Volendo riepilogare la disciplina fiscale per l’assegno ex coniuge, dunque, l’attuale normativa prevede che:

  • chi lo paga lo deduce nella sua dichiarazione redditi, secondo il principio di cassa;
  • chi lo riceve lo deve dichiarare come redditi nella sua dichiarazione, secondo il principio di cassa.

La parte che deve essere dichiarata o che può essere dedotta è solo quella destinata all’ex coniuge e NON anche il mantenimento dei figli.

Chi ha pagato l’assegno nel 2022 lo deduce al rigo E22 (del 730/2023) o RP22 (Modello Redditi Persone Fisiche 2023). L’ex coniuge che lo ha ricevuto lo dichiara ai righi da C6 a C8 (del 730) o rigo RC7 (Modello Redditi).

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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