Assegno inclusione (ADI) aprile 2025: quando arriva il pagamento e chi lo riceve per primo

Ad aprile 2025 i pagamenti dell’Assegno di Inclusione prevede ancora date differenziate per nuovi e vecchi beneficiari.
3 giorni fa
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assegno inclusione
Foto © Pixabay

L’Assegno di Inclusione (ADI) rappresenta una delle principali misure di contrasto alla povertà attualmente in vigore in Italia. Introdotto per sostituire il Reddito di Cittadinanza, l’ADI è destinato ai nuclei familiari in condizione di svantaggio economico e sociale, e prevede un contributo economico mensile erogato dall’INPS a chi rispetta determinati requisiti.

Per il mese di aprile 2025, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha ufficializzato le date dei prossimi versamenti, confermando la consueta suddivisione tra nuovi beneficiari e coloro che già percepiscono la misura.

Cos’è l’assegno di inclusione

L’Assegno di Inclusione non è solo un sussidio economico. Si tratta, infatti, di una politica di welfare volta all’integrazione sociale e professionale dei soggetti più fragili.

Si rivolge a famiglie che si trovano in difficoltà economiche, con un indicatore ISEE aggiornato e conforme ai limiti stabiliti.

A partire dal 2025, il valore soglia dell’ISEE è stato innalzato a 10.140 euro, rispetto ai precedenti 9.360 euro, ampliando così la platea dei possibili beneficiari. Questo adeguamento tiene conto dell’andamento inflattivo e delle mutate condizioni economiche generali, offrendo sostegno a una fascia più ampia di cittadini.

Chi ha diritto all’ADI

Per accedere al beneficio, secondo i parametri fissati e come modificati dalla manovra di bilancio 2025, è necessario far parte di un nucleo familiare che:

  • Abbia un ISEE inferiore a 10.140 euro;
  • Risieda in Italia da almeno cinque anni;
  • Non possieda immobili o patrimoni mobiliari superiori a determinati limiti stabiliti dalla normativa;
  • Rispetti i requisiti di reddito e composizione familiare indicati dall’INPS.

Inoltre, i componenti del nucleo devono essere disposti a partecipare a percorsi di inclusione attiva, come formazione, orientamento e ricerca di lavoro, quando richiesto dai servizi sociali o dai centri per l’impiego.

Quando avviene il pagamento assegno inclusione (ADI) Aprile 2025

Per evitare sovrapposizioni e gestire al meglio le pratiche, anche per il mese di aprile l’INPS ha previsto due distinte finestre temporali per l’erogazione dell’assegno:

  • Entro il 18 aprile: riceveranno il primo pagamento coloro che entrano per la prima volta nel programma dell’ADI.
  • Il 27 aprile: è il giorno fissato per il versamento ai beneficiari già attivi nei mesi precedenti.

Questo calendario INPS di aprile 2025 rispecchia l’approccio seguito finora per la gestione della misura, volto a garantire tempestività nei pagamenti e chiarezza nei confronti degli aventi diritto.

Lavoro e ADI: cosa è consentito e cosa no

Uno degli aspetti più rilevanti dell’Assegno di Inclusione è la possibilità, per i percettori, di svolgere attività lavorative. Tuttavia, la normativa impone alcuni limiti precisi.

È possibile mantenere il diritto all’ADI anche in presenza di attività lavorative regolari, a patto che il reddito da lavoro non superi la soglia di 3.000 euro annui. Questo tetto è stato fissato per permettere ai beneficiari di avviare o proseguire percorsi professionali senza perdere immediatamente l’accesso al sostegno economico.

Va comunque segnalata ogni variazione reddituale, anche minima, che riguardi uno o più componenti del nucleo familiare. L’omissione di queste comunicazioni può determinare la sospensione o la revoca del beneficio, oltre a pesanti conseguenze di natura amministrativa e penale.

Abusi e irregolarità: rischi e conseguenze

Non mancano i casi in cui l’Assegno di Inclusione viene percepito in modo illecito. Tra le irregolarità più frequenti si registra il fenomeno del lavoro nero, in cui chi riceve il sussidio continua a lavorare senza dichiarare le proprie entrate.

Questa condotta, oltre a essere eticamente discutibile, rappresenta una violazione grave della legge. L’INPS, anche attraverso controlli incrociati e segnalazioni, è in grado di individuare chi tenta di eludere i controlli. I trasgressori sono obbligati a restituire integralmente le somme indebitamente percepite, e in molti casi si vedono coinvolti in procedimenti penali.

È quindi fondamentale mantenere un comportamento trasparente, comunicando tempestivamente ogni variazione della situazione economica o familiare, al fine di evitare sanzioni e di garantire la continuità del sostegno.

ADI e percorsi di inclusione: non solo sussidio

L’Assegno di Inclusione è parte di un progetto più ampio di reinserimento sociale e lavorativo. Oltre al beneficio economico, l’ADI prevede infatti la presa in carico personalizzata da parte dei servizi sociali territoriali. Questi ultimi accompagnano i beneficiari in percorsi mirati, che includono:

  • Formazione professionale;
  • Avviamento al lavoro;
  • Servizi di mediazione familiare;
  • Supporto per l’autonomia abitativa.

L’obiettivo non è solo quello di alleviare una condizione economica difficile, ma di favorire il reinserimento attivo nella società, puntando su un modello inclusivo e sostenibile.

Riassumendo

  • Pagamenti ADI aprile 2025: il 18 per nuovi, il 27 per continuativi.
  • L’ADI supporta famiglie con ISEE sotto i 10.140 euro annui.
  • È consentito lavorare, ma con reddito annuo massimo di 3.000 euro.
  • Obbligo di comunicare ogni variazione economica all’INPS.
  • Lavoro nero comporta sanzioni, revoca e obbligo di restituzione fondi.
  • L’ADI prevede percorsi di inclusione sociale oltre al contributo economico.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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