Buonasera Patrizia, ho trovato la tua email in un articolo dove spiegavi l’assegno d’invalidita’ definito da me assegno di sfiga di cui sono possessore, ma trovo difficolta’ ora che nella mia categoria, in fermento per fusioni e accorpamenti, fare collimare pensione anticipata con questo maledetto assegno, fortuna che siamo una categoria protetta, non oso pensare se non lo fossimo ? Premetto che ho 56 anni con 32 anni, 1700 settimane di contrib. dato da ecocert. secondo te quando potrei andare in pensione?
Se parliamo dell’assegno ordinario di invalidità purtroppo per i percettori è preclusa la possibilità di accedere a qualsiasi tipo di pensione anticipata.
Alternativa, visto che l’IO si rinnova ogni 3 anni, potrebbe essere quella di non rinnovare la richiesta se si è in possesso dei requisiti di accesso ad una pensione anticipata (al terzo rinnovo diventa definitivo) ma al momento lei non è in possesso di tali requisiti poiché per la pensione anticipata “tradizionale” occorrono 43 anni e 3 mesi di contributi a partire dal 1 gennaio 2019. Anche se dovesse essere varata la quota 100 i requisiti richiesti per l’accesso sarebbero di 64 anni di età e 36 anni di contributi maturati e anche in questo caso le mancherebbero 8 anni di età anagrafica e 4 anni di età contributiva.
Non specifica la percentuale di invalidità in suo possesso. Se fosse pari o superiore all’80% potrebbe provare, al compimento dei 60 anni e 7 mesi (più eventuale adeguamento alla speranza di vita) a richiedere la pensione di vecchiaia anticipata per i lavoratori invalidi, ma le premetto fin da subito che non viene concessa a tutti poiché bisogna sottoporsi ad un’ulteriore Commissione Medica Inps per accertare l’invalidità pensionabile.
L’alternativa a tutto ciò è quella di attendere l’età anagrafica per accedere alla pensione di vecchiaia che nel suo caso prevede di lavorare almeno altri 11 anni. Sempre che nel frattempo non si stravolga davvero la Legge Fornero …
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