Assegno di ricollocazione, debutto dal 1° gennaio 2017 finalizzato a migliorare l’occupazione dei soggetti disoccupati. L’assegno non consiste in una forma di denaro ma in un voucher da spendere presso i Centri dell’impiego o presso gli enti autorizzati per ottenere un servizio nella ricerca del lavoro.
A gestire l’assegno di ricollocazione sarà l’ANPAL, il soggetto disoccupato potrà richiederlo volontariamente.
Assegno di ricollocazione: che cos’è
L’assegno di ricollocazione non corrisponde ad una somma di denaro ma a un voucher, può beneficiarne il soggetto che presenta le seguenti caratteristiche:
- essere disoccupato da almeno quattro mesi;
- percepire la prestazione Naspi.
Il voucher dovrà essere speso presso i Centri per l’impiego o altri operatori autorizzati per ottenere un servizio personalizzato di assistenza intensiva nella ricerca di lavoro.
Assegno di ricollocazione e esenzione fiscale
L’assegno di ricollocazione dovrà essere richiesto dal disoccupato e dovrà essere attivo entro due mesi dalla data di rilascio, pena la decadenza. L’assegno è esente ai fini fiscali e previdenziali e secondo quanto previsto dal comma 4 del citato articolo 23.
In arrivo assegno di ricollocazione da 1000 a 5000 euro per i disoccupati