L’assegno sociale è la principale prestazione assistenziale che l’INPS eroga da anni a soggetti con redditi bassi e senza contributi utili al diritto ad una pensione propria. L’assegno sociale è una misura che ha sostituito la pensione sociale ma la cui natura è sempre la stessa. Alcuni dubbi però riguardano i casi di separazione e divorzio. Casi di conflittualità tra assegno sociale ed eventuale assegno di mantenimento o divorzile.
“Sarò di fatto divorziata da mio marito a partire dal 30 gennaio 2023.
Assegno sociale e compatibilità con gli alimenti
I separati hanno diritto all’assegno sociale? La domanda del nostro lettore non è un unicum. Infatti sono tanti coloro che hanno dubbi al riguardo. Dubbi sulla presunta incompatibilità tra assegno sociale e assegno di mantenimento. L’INPS paga l’assegno sociale a richiesta da parte degli interessati, a chi vive in condizioni di disagio economico. Gli interessati devono aver compiuto i 67 anni di età e avere un reddito singolo o personale che dir si voglia, fino a 5.977,79 euro (soglia 2022). Il limite di reddito è comprensivo anche di questo assegno di mantenimento, divorzile o dei cosiddetti alimenti.
Cosa dice la giurisprudenza in materia
“Ha diritto all’assegno sociale anche chi, in sede di separazione, accetta un assegno di mantenimento inadeguato.” Questo è l’orientamento tipico della giurisprudenza, avvalorato da diverse sentenze, comprese alcune della Suprema Corte di Cassazione. In altri termini, nessuna incompatibilità tra l’assegno di mantenimento e l’assegno sociale.
Necessario essere residenti effettivamente in territorio italiano sia per prendere l’assegno che per poter continuare a percepirlo. La misura anche se sembra una normale pensione, erogata a partire dai 67 anni con lo stesso calendario pensioni, è assistenziale. Una misura personale che non è reversibile in caso di decesso del titolare del trattamento.
Come funziona l’assegno sociale
Il pagamento dell’assegno inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. L’assegno sociale è pagato mensilmente dall’INPS ma a titolo provvisorio. La misura infatti prevede un adempimento annuale da parte degli interessati. Serve comunicare all’INPS ogni anno il possesso dei requisiti socio-economici utili alla fruizione. Si tratta del modello delle comunicazioni reddituali che ogni anno i beneficiari devono inviare all’INPS per permettere all’Istituto di calcolare l’esatto ammontare dell’assegno spettante, oltre che del diritto a fruire dell’assegno.
Per il 2022 l’assegno sociale come importo è stato pari a 468,28 euro al mese. La soglia del reddito personale da non superare per il 2022 è stato pari a 5.977,79 euro (12.170 euro circa per i coniugati). Le soglie cambieranno non appena l’INPS produrrà le consuete circolari annuali con gli aggiornamenti. Anche l’importo cambierà e si adeguerà al tasso di inflazione. L’assegno sociale intero spetta a chi non possiede alcun reddito.
La riduzione dell’assegno sociale in base al reddito
Per quanto detto prima, hanno diritto a un assegno sociale in misura ridotta quanti hanno dei redditi entro la soglia dell’importo annuo di assegno sociale spettante.