L’Assegno sociale è la prestazione che ha sostituito la pensione sociale, destinata a persone che, raggiunti i 67 anni di età, non hanno maturato il diritto a una pensione propria. In termini pratici, si tratta di un beneficio rivolto a chi non ha mai versato contributi previdenziali o ne ha accumulati meno di quelli richiesti per accedere alla pensione di vecchiaia (ad esempio, chi non raggiunge i 20 anni di versamenti).
Rientra in questa casistica anche chi è un contributivo puro con primo contributo versato dopo il 1995, che deve raggiungere un importo minimo per ottenere la pensione.
L’Assegno sociale rappresenta dunque una sorta di misura di salvaguardia, soggetta però a specifiche condizioni reddituali, talvolta considerate anche cumulando quelle del coniuge.
Chi si trova in questa condizione non deve affrettarsi, poiché la domanda va presentata esclusivamente nel momento appropriato, come illustrato nel seguito.
«Buonasera, sono la figlia di una donna che compirà 67 anni il prossimo 25 aprile. Mia madre ha accumulato solo 10 anni di contributi, pertanto a 67 anni non avrà diritto alla pensione di vecchiaia, come da voi ben spiegato in altri articoli. Tuttavia, dovrebbe avere diritto all’Assegno sociale, visto che la pensione di mio padre è di 550 euro mensili. I miei genitori vivono in una casa popolare, pagano un affitto minimo e non hanno altri redditi oltre alla citata pensione di mio padre. Ho provato a presentare domanda utilizzando lo SPID di mia madre, ma l’INPS mi ha informata che la domanda va presentata solo dopo il compimento dei 67 anni. Non ho compreso bene: questo significa forse che l’assegno ha decorrenze posticipate con finestre o simili? Potreste inoltre chiarirmi a quanto ammonterà l’assegno per mia madre?»
Assegno sociale, impossibile presentare domanda in anticipo sul sito dell’INPS: cosa si rischia?
Come già specificato, l’Assegno sociale è una prestazione destinata esclusivamente a chi non possiede i requisiti contributivi per la pensione e presenta redditi inferiori a determinate soglie, a partire dal compimento dei 67 anni.
Di conseguenza, la domanda può essere inoltrata solo dal giorno successivo al raggiungimento dei 67 anni.
Non vi è un problema di decorrenza particolare: l’erogazione dell’Assegno sociale decorre sempre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Pertanto, è fondamentale non anticipare la domanda al mese precedente il compleanno, ma nemmeno attendere eccessivamente oltre il mese del compimento dell’età prevista.
Ecco quando presentare domanda di Assegno sociale e la decorrenza della prestazione
Tornando al quesito della lettrice, già dal mese di aprile sarà possibile presentare correttamente la domanda. In base ai dettagli forniti, non vi sono dubbi circa il diritto della madre a ricevere l’Assegno sociale. Attualmente, l’importo mensile pieno dell’Assegno sociale è pari a 538,69 euro. È importante sottolineare che, poiché questa prestazione non prevede requisiti contributivi, eventuali anni di contribuzione già versati non influenzano il calcolo del beneficio. Il parametro decisivo resta esclusivamente quello reddituale.
La guida al calcolo della prestazione e come integra il reddito del singolo o della coppia
La soglia reddituale per ottenere l’importo pieno dell’Assegno sociale corrisponde proprio al valore massimo dello stesso assegno. Ciò significa che un soggetto con reddito zero, se single, riceverebbe interamente i 538,69 euro al mese. In caso di presenza del coniuge, tale soglia raddoppia: per avere diritto all’importo completo, il reddito mensile cumulato della coppia non deve superare 538,69 euro.
Nel caso specifico della madre della lettrice, poiché il padre percepisce una pensione di 550 euro mensili, leggermente superiore alla soglia prevista, l’importo dell’Assegno sociale spettante sarà ridotto. Nello specifico, la madre avrà diritto a 527,38 euro mensili. Ovvero la differenza tra la soglia reddituale cumulata di 1.077,38 euro (538,69 euro x 2) e la pensione del coniuge (550 euro). L’Assegno sociale è dunque concepito come una forma di integrazione al reddito familiare.