Assegno sociale: limiti di reddito e di età nel 2018

Assegno sociale: limiti di reddito ed età per il 2018.
7 anni fa
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L’assegno sociale è una prestazione economica, erogata a domanda, per i cittadini in condizioni economiche disagiate. Per poter fruire dell’assegno sociale i redditi del beneficiario devono essere al di sotto delle soglie stabilite, anno per anno, dalla legge.

Il beneficio ha carattere provvisiorio e viene erogato fino a che il beneficiario è in possesso dei requisiti reddituali e della residenza in Italia.

L’importo dell’Assegno sociale è di 453 euro ed è erogato per 13 mensilità nel 2018. L’assegno viene erogato in misura intera per redditi compresi tra 0 e 5889,00 euro ai non coniugati e tra 0 e 11.788 euro se il richiedente è coniugato (reddito coniugale).

Se il reddito supera il limite stabilito l’assegno sociale è ridotto.

Per poter richiedere l’assegno sociale, nel 2018, sono necessari  66 anni e 7 mesi di età (fino allo scorso anno bastavano 65 anni e 7 mesi di età).

Redditi: quali vanno considerati?

Per l’attribuzione si considerano i seguenti redditi del coniuge e del richiedente:

  • i redditi assoggettabili all’ IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
  • i redditi esenti da imposta;
  • i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
  • i redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e società per azioni, ecc.;
  • i redditi di terreni e fabbricati;
  • le pensioni di guerra;
  • le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
  • le pensioni dirette erogate da stati esteri;
  • le pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
  • gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile

Redditi: quali non vanno considerati

  • i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
  • il reddito della casa di abitazione;
  • le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
  • le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
  • l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918;
  • gli arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.

 

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