Invalidità, l’assegno straordinario, quando viene concesso?

Assegno d'invalidità straordinario quando e come viene concesso? | La Redazione risponde.
7 anni fa
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invalidità civile

Invalidità, l’assegno straordinario ogni tre anni, il quesito di un nostro lettore:

Sono un dipendente pubblico, nel 2015 ho avuto un brutto ictus e sono salvo per miracolo. L’Inps mi ha riconosciuto un’invalidità al 100%, la legge 104 e l’indennità di accompagnamento. Comunque sono pure rientrato al lavoro. Tempo fa ho incontrato un amico invalido all’80% e oltre allo stipendio, l’Inps gli ha riconosciuto mensilmente un assegno straordinario d’invalidità revisionabile ogni tre anni.

Lui fa la guardia giurata privata. Ora volevo sapere se io, come dipendente pubblico, posso avere questo assegno straordinario. Grazie Paolo.

Per rispondere vediamo in cosa consiste l’assegno straordinario d’invalidità.

Assegno straordinario di invalidità

L’assegno straordinario, viene concesso per un periodo di 3 anni. Il lavoratore, dopo i tre anni per una ulteriore istanza di rinnovo, deve sempre produrre il certificato medico (modello SS3 on-line).

Se viene confermato per 3 volte consecutive, compresa la prima volta, l’assegno diventa definitivo, nel senso che il lavoratore non deve più rinnovare l’istanza, ma l’INPS ha facoltà di chiamare a verifica il lavoratore per accertare la persistenza dello stato invalidante e quindi confermare o sospendere l’Assegno.

L’INPS ha la facoltà di richiamare il lavoratore a visita prima della scadenza triennale per verificare le condizioni psico-fisiche oppure per motivazione reddituale.

L’assegno viene concesso con la presentazione della domanda di invalidità, e producendo idonea certificazione (certificato su modello SS3 online). La domanda deve essere presentata per via telematica tramite un patronato.

L’assegno straordinario compatibile con il lavoro

L’assegno straordinario d’invalidità è compatibile con l’attività lavorativa. L’INPS quando vi è un’attività lavorativa, effettua un controllo annuale sulla persistenza dei requisiti sanitari, soprattutto negli impiegati, più raramente negli operai.

L’INPS può procedere ad un intervento revisionale con chiamata a visita e, se ritenuto corretto, revocare la corresponsione dell’Assegno.

Conclusioni

Le consiglio di rivolgersi ad un patronato e far verificare la sua posizione, penso che lei già abbia fatto richiesta di assegno di invalidità, visto che percepisce l’indennità di accompagnamento, ha diritto alla legge 104 e le hanno riconosciuto una percentuale del 100% d’invalidità.

Consiglio di leggere questo articolo: Assegno invalidità, si ha diritto nel pubblico impiego? | La Redazione Risponde

Il pubblico impiego ha delle regole diverse.

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