Assegno unico 10+2. Ecco tutte le mensilità coperte dall’assegno

La domanda di assegno unico copre un periodo di dodici mensilità
3 anni fa
1 minuto di lettura
Assegno unico figlio che compie 18 anni dopo la domanda: istruzioni INPS

L’assegno unico fa il suo debutto nelle buste paghe di marzo. Infatti a partire da marzo l’assegno unico sostituisce: il Premio alla nascita (Bonus mamma domani), l’Assegno di natalità (Bonus bebè), gli ANF e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni. Verrà abrogato anche il Bonus tre figli, mentre rimarranno in vigore la maternità comunale di 1.700 euro e il Bonus nido.

Ad ogni modo, presentata la domanda, è lecito chiedersi se questa vada di volta in volta replicata.

Anno per anno è necessario ripresentare la domanda di assegno unico?

Ecco la risposta dell’Inps

L’Assegno unico. La situazione attuale sull’istruttoria delle domande

Due giorni fa l’Inps ha comunicato che sono stati autorizzati i primi pagamenti dell’assegno unico di marzo. Si tratta della prima tranche erogata dall’istituto di previdenza nel senso che l’assegno unico è al debutto proprio da marzo.

Sulla pagine facebook “Inps per le famiglie”, non mancano le lamentele di coloro che non hanno ancora ricevuto riscontro alla propria domanda.

Tuttavia, l’Inps ha ribadito che le domande vengono accolte un tot al giorno in base ai codici fiscali. Entro fine mese chi ha presentato domanda riceverà esito e pagamento.

A coloro che presenteranno domanda di #AssegnoUnico entro il 30 giugno, saranno riconosciuti gli arretrati a partire dal mese di marzo, mentre per quelle presentate dopo tale data, l’assegno spetterà dal mese successivo a quello della domanda.

Attenzione, per coloro che presentano ISEE successivamente alla domanda, entro il 30 giugno 2022, comunque, verranno riconosciuti gli importi arretrati spettanti, a decorrere dal mese di marzo 2022, in base al valore dell’ ISEE presentato.

Domanda di assegno unico. Va ripetuta ogni anno?

Presentata la domanda, è lecito chiedersi se questa vada di volta in volta replicata.

Anno per anno è necessario ripresentare la domanda di assegno unico?

Ebbene, con una FAQ pubblicata sul proprio portale, l’Inps ha messo in evidenza come:

la domanda per beneficiare dell’Assegno è annuale e riguarda le mensilità comprese nel periodo tra il mese di marzo dell’anno in cui è presentata la domanda e il mese di febbraio dell’anno successivo.

Difatti, le mensilità coperte dalla domanda di assegno unico sono 10+2, 10 dell’anno n più due dell’anno n+1. La domanda copre il periodo marzo anno n a febbraio dell’anno n+1.

Attenzione, è obbligatorio comunicare all’INPS eventuali variazioni del nucleo familiare sia attraverso la procedura dell’Assegno unico sia tramite ISEE.

E’ da ricordare che per i nuovi nati l’Assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda va presentata dopo la nascita. Dopo l’attribuzione del codice fiscale al minore. Con la prima mensilità di Assegno saranno pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

banche più efficienti d'Europa
Articolo precedente

Risparmio ed investimenti: gli scenari attuali e le strategie contro la volatilità del mercati

reddito di cittadinanza
Articolo seguente

Caro benzina, posso pagare con il reddito di cittadinanza?