Con la circolare n. 33 del 4 febbraio 2025, l’INPS ha comunicato gli importi dell’assegno unico aggiornati al 2025.
I nuovi importi tengono conto delle variazioni dei parametri economici e ai più recenti indici di rivalutazione Istat basati sul costo della vita. Ossia sull’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
La circolare fornisce chiarimenti sulle fasce ISEE, sulle maggiorazioni previste in specifiche situazioni familiari (come nel caso di figli con disabilità o famiglie numerose) e sui nuovi valori minimi e massimi dell’assegno mensile.
L’aggiornamento degli importi per il 2025 risponde all’esigenza di mantenere l’efficacia del beneficio in relazione alle variazioni dell’inflazione e alle nuove esigenze sociali delle famiglie italiane
L’Assegno Unico e universale
L’Assegno Unico e Universale è una prestazione economica destinata alle famiglie con figli a carico, dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del ventunesimo anno di età.
La misura, introdotta inizialmente nel 2022, ha sostituito e inglobato diverse precedenti forme di sostegno al reddito familiare, come gli assegni familiari e il Bonus Bebè, con l’obiettivo di semplificare e rendere più equo il sostegno statale alle famiglie.
Possono richiedere l’Assegno Unico i genitori (o chi esercita la responsabilità genitoriale) per ciascun figlio a carico.
Il sostegno spetta dal settimo mese di gravidanza fino al ventunesimo anno di età del figlio, purché quest’ultimo superata la maggiore età, sia impegnato in un percorso di formazione o lavoro.
Il beneficio è riconosciuto anche ai cittadini stranieri con permesso di soggiorno in corso di validità, a condizione che risiedano e lavorino in Italia da un periodo minimo previsto dalla legge (generalmente almeno sei mesi di residenza, ma si fa riferimento alle regole specifiche in vigore).
L’importo dipende dall’ISEE
L’ammontare dell’Assegno Unico, D.Lgs n°230/2021, varia in base all’ISEE del nucleo familiare.
Viene riconosciuto un importo massimo alle famiglie con ISEE inferiore a una determinata soglia (aggiornata di anno in anno).
L’assegno diminuisce progressivamente al crescere dell’ISEE, fino ad arrivare a un importo minimo riconosciuto alle famiglie con ISEE più elevato (o per coloro che non presentano la dichiarazione ISEE).
Sono inoltre previste maggiorazioni in diversi casi, tra cui:
- Figli disabili, per i quali è possibile ottenere una somma aggiuntiva modulata in base al grado di disabilità e all’età del figlio.
- Famiglie numerose (dai tre figli in su), che possono beneficiare di una maggiorazione mensile stabilita dalla normativa.
- Madri con meno di 21 anni, per le quali sono previsti incrementi sull’importo standard.
La struttura di base dell’Assegno Unico, insomma, premia in maniera proporzionale chi ha un reddito (ISEE) più basso, assicurando tuttavia un sostegno universale indipendentemente dal livello di ricchezza del nucleo familiare. Una caratteristica fondamentale di questa prestazione è la sua universalità: nessuno ne è escluso, purché sia in possesso dei requisiti di base.
Assegno unico. Comunicati gli importi per il 2025 ( circolare Inps n°33/2025)
La circolare n. 33 del 4 febbraio 2025 sull’AUU 2025, pubblicata sul portale ufficiale dell’INPS, illustra gli importi dell’Assegno Unico e Universale riveduti per l’anno in corso.
Come negli anni precedenti, gli importi minimi e massimi vengono adeguati alle variazioni dell’inflazione che incede anche sulle fasce ISEE.
In particolare, la circolare:
- Conferma l’aggiornamento delle fasce ISEE in base ai nuovi dati di riferimento: ciò significa che la soglia più bassa e la soglia più alta di ISEE, entro cui si modulano gli importi dell’Assegno Unico, sono state riviste;
- Chi possiede un ISEE molto basso continuerà a ricevere l’importo massimo, mentre chi supera la soglia massima ISEE o non presenta la certificazione ISEE otterrà l’importo minimo stabilito.
- Ridefinisce gli importi legati alle maggiorazioni: in questa sezione si evidenziano le nuove cifre per i figli disabili, la circolare chiarisce le maggiorazioni spettanti in base alle diverse fasce d’età (minori di 18 anni, 18-21 anni, oltre i 21 anni se ancora a carico) e al grado di disabilità riconosciuto.
- Famiglie numerose: vengono aggiornate le quote aggiuntive per il terzo figlio e per ciascun figlio successivo.
- Giovani madri under 21: anche questa categoria continua a beneficiare di un incremento specifico, rimodulato in base al nuovo scenario economico.
Ad ogni modo, nell’allegato 1 della circolare 33 INPS ci sono tutti gli importi ISEE per il 2025.
Assegno unico. Chi deve presentare una nuova domanda all’INPS?
Nella circolare l’INPS affronta anche il tema della validità delle domande di assegno unico già presentate per gli anni precedenti:
in applicazione del principio di semplificazione e di erogazione d’ufficio della prestazione, di cui all’articolo 12, comma 3, del citato decreto legislativo n. 230/2021, e tenuto conto del parere favorevole del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, le domande già presentate valgono anche per gli anni successivi a quelle della presentazione, fatto salvo l’onere di comunicare le eventuali variazioni da inserire nel modello di domanda, come l’inserimento di una nuova scheda nel caso di nascita di un nuovo figlio o l’aggiornamento della scheda dei figli al raggiungimento della maggiore età per continuare a percepire l’AUU per i figli maggiorenni.
Pertanto, per l’anno 2025 non è necessario provvedere alla presentazione di una nuova domanda di AUU. Fermo restando che la domanda precedentemente trasmessa all’Istituto non sia decaduta, revocata, rinunciata o respinta.
L’ISEE deve essere sempre aggiornato
L’INPS conferma la necessità di presentare una nuova DSU per la’nno 2025 per avere l’ISEE aggiornato.
In tal modo sarà possibile accreditare al beneficiario l’importo effettivamente spettante sulla base della propria situazione economica.
In assenza di ISEE, l’importo dell’AUU viene infatti calcolato a partire dal mese di marzo 2025 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.
Qualora la nuova DSU 2025 sia presentata entro il 30 giugno 2025, gli importi eventualmente già erogati per l’anno 2025 vengono adeguati a decorrere dal mese di marzo 2025. Con la corresponsione dei relativi arretrati.
Riassumendo.
- La circolare n. 33 del 4 febbraio 2025 adegua gli importi dell’Assegno Unico all’indice ISTAT.
- Le fasce ISEE vengono aggiornate: importo massimo per redditi bassi, minimo per chi supera la soglia o non presenta la DSU, con maggiorazioni per figli disabili, famiglie numerose e madri under 21.
- Le domande già inviate all’INPS restano valide, purché non decadute o revocate, con obbligo di segnalare eventuali variazioni familiari (es. nuova nascita, figlio maggiorenne).
- Per avere l’importo corretto, è fondamentale rinnovare l’ISEE 2025; in mancanza, da marzo si riceve la quota minima, poi ricalcolata retroattivamente se la DSU è presentata entro il 30 giugno.
- L’aggiornamento 2025 risponde ai rincari dovuti all’inflazione, tutelando il sostegno alle famiglie in base alla loro condizione economica.