Ecco perché l’assegno unico e gli ammortizzatori sociali diventano misure universali a partire dal 2022. Per quelli che sono due strumenti di tutela a sostegno delle famiglie con figli da un lato. E dei lavoratori occupati in imprese in difficoltà dall’altro.
Nel dettaglio, l’assegno unico a partire dal 2022 diventa universale perché, prima di tutto, sostituisce la misura temporanea. Ovverosia, l’assegno INPS figli minori. Ma anche perché l’assegno universale va tra l’altro ad assorbire, anche se in certi casi solo parzialmente, pure le detrazioni in busta paga.
Assegno unico e ammortizzatori sociali diventano misure universali a partire dal 2022. Ecco come e perché
Con l’importo riconosciuto in base all’ISEE, l’assegno unico a partire dal 2022 è una misura universale in quanto copre la natalità e la genitorialità. Precisamente, a partire dal settimo mese di gravidanza. E fino al compimento, per i figli, del 21esimo anno di età.
Detto per l’assegno unico, pure gli ammortizzatori sociali a partire dal 2022 diventano delle misure universali. E questo perché, prima di tutto, gli ammortizzatori andranno a tutelare a largo raggio coloro che perdono il lavoro. Dato che dall’anno in corso rientrano pure le imprese che hanno meno di 6 dipendenti. Ma queste, in rapporto ai salari, dovranno comunque versare un contributo dello 0,5%.
Con il reddito di cittadinanza, le due misure universali a partire dal 2022 chiudono il cerchio
Assegno unico e ammortizzatori sociali diventano quindi misure universali dal 2022. Andando così sostanzialmente a chiudere il cerchio con un’altra misura strutturale. Una misura che, invece, è di sostegno al reddito. Ci riferiamo, nello specifico, al reddito di cittadinanza che, a sua volta, a partire dal 2022 presenta in ogni caso alcune importanti novità. E comunque le tre misure, tra il sostegno ai figli, il sostegno al lavoro ed il sostegno al reddito, creano nel nostro Paese un’importante rete di protezione sociale.