L’introduzione dell’assegno unico per i figli a carico ha portato notevoli cambiamenti nella dichiarazione dei redditi per i contribuenti italiani. Questa nuova misura ha sostituito la detrazione per i figli a carico fino ai 21 anni, influenzando così il saldo fiscale delle famiglie. La domanda principale che molti si pongono riguarda la possibilità di inserire i figli a carico nel 730/2024 (anno d’imposta 2023) e usufruire delle relative detrazioni fiscali.
Secondo la normativa attuale, si considerano fiscalmente a carico i figli che non superano determinati limiti di reddito, anche se non convivono con il contribuente. In particolare, i limiti sono:
- un reddito lordo annuo non superiore a 2.840,51 euro, inclusi gli oneri deducibili;
- un reddito lordo annuo non superiore a 4.000 euro, se i figli hanno un’età non superiore a 24 anni.
Assegno unico per figli a carico
L’assegno unico è una prestazione economica erogata direttamente dall’INPS e spetta per ogni figlio minorenne a carico, dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati; fino ai 21 anni per i maggiorenni a carico; e senza limiti di età per i figli con disabilità.
Per i figli tra il 18 anno e i 21 anni, la prestazione però spetta solo se si verifica una delle seguenti condizioni in capo al figlio stesso:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
- svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale.
Il calcolo dell’ammontare dell’assegno unico dipende dal valore dell’ISEE del nucleo familiare.
Di conseguenza, mentre per la dichiarazione dei redditi si considerano i figli a carico in base ai limiti di reddito, per l’assegno unico si fa riferimento ai membri del nucleo familiare ai fini ISEE. Quindi, sono a carico ai fini dell’assegno unico i figli come indicati nel nucleo familiare ai fini ISEE, a prescindere dal reddito in capo ai figli medesimi.
Impatto dell’assegno unico sulla dichiarazione dei redditi
Dal marzo 2022, con l’introduzione dell’assegno unico, la detrazione per i figli a carico è stata abolita per i figli fino ai 21 anni. Pertanto, se nel 2023 si è percepito, nel 730/2024 non sarà possibile ottenere la detrazione fiscale per quello stesso figlio.
Tuttavia, se nel 2023 il figlio aveva già 21 anni e non è stato percepito l’assegno unico, e il suo reddito non supera i 4.000 euro, allora il contribuente potrà inserirlo nel Modello 730/2024 e beneficiare della detrazione fiscale.
In pratica, la possibilità di ottenere una detrazione fiscale per i figli a carico nel 730 dipende strettamente dall’età del figlio e dal reddito percepito nell’anno d’imposta di riferimento.
Riassumendo…
- l’assegno unico ha sostituito la detrazione per figli a carico fino ai 21 anni
- i figli a carico fiscalmente si definiscono in base a limiti di reddito annuale
- i figli a carico ai fini dell’assegno unico sono quelli presenti nel nucleo familiare ISEE a prescindere dal requisito reddituale
- l’assegno unico è erogato dall’INPS e dipende dall’ISEE familiare.
- nel 730/2024 non sarà possibile ottenere detrazioni per figli se si è ricevuto per l’intero anno 2023 l’assegno unico.