Per le famiglie numerose, il legislatore ha previsto delle maggiorazione dell’assegno unico. E’ lecito chiedersi se concorrono alla verifica del nucleo familiare ossia alla sua composizione numerica anche i figli che non hanno diritto all’assegno unico. Magari perchè hanno un’età superiore a 21 anni.
Ecco le indicazioni dell’Inps.
L’assegno unico e la maggiorazione per le famiglie numerose
Nel fissare gli importi dell’assegno unico, il legislatore ha previsto delle maggiorazioni per le famiglie numerose.
Nello specifico, all’art.
- per ciascun figlio successivo al secondo di importo 85 euro mensili,
- che spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro e che si riduce gradualmente, fino a raggiungere un valore pari a 15 euro, in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.
Per ISEE superiori a 40.000 euro, l’importo rimane costante ossia 15 euro.
Lo stesso articolo ammette inoltre una maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo.
La verifica della composizione del nucleo familiare
Fatta tale doverosa ricostruzione, è lecito chiedersi se concorrono alla verifica del nucleo familiare anche i figli che non hanno diritto all’assegno unico. Magari perchè hanno un’età superiore a 21 anni.
Proprio su tale aspetti si è soffermata l’Inps nel recente messaggio 1714 del 20 aprile.
Nello specifico, l’Istituto di previdenza ha chiarito che:
- nel nucleo figli con genitori diversi, le maggiorazioni in esame spettano unicamente ai soggetti per i quali è accertato il rapporto di genitorialità con i figli;
- il numero dei figli a carico, sono considerati tutti i figli a carico sulla base delle regole di appartenenza al nucleo ISEE, ancorché alcuni di essi non abbiano diritto all’AUU.
In mancanza di ISEE, dovrà farsi riferimento per la determinazione del numero dei figli alla composizione del nucleo familiare autodichiarato.
Dunque, ciò sta a significare che ai fini dell’ottenimento delle maggiorazioni per famiglie numerose, la composizione numerica deve tenere conto anche dei figli che non hanno diritto all’assegno unico. Se in base alla normativa ISEE sono considerati figli a carico.