Ha preso formalmente il via l’assegno unico familiare riservato a nuclei con figli. Dal 1 luglio 2021 è quindi possibile presentare domanda al Inps per ottenere l’erogazione del nuovo sostegno economico, così come previsto dalla riforma sul welfare familiare.
Come noto, l’assegno unico familiare è riconosciuto per la prima volta anche ai lavoratori autonomi, alle partite iva, agli iscritti alla gestione separata, ai lavoratori domestici, ai titolari di Naspi, ecc. Ai lavoratori dipendenti è riconosciuta una maggiorazione di 37,50 euro per ciascun figlio a valere sugli importi già stabiliti dalle tabelle Inps.
La domanda per ottenere l’assegno unico
A fornire maggiori informazioni sul funzionamento del assegno unico familiare è l’Inps con la circolare numero 92 del 30 giugno 2021. In essa si fa riferimento, fra le altre cose, anche alle istruzioni operative per presentare domanda online. Come detto, i destinatari della misura sono:
- lavoratori autonomi;
- disoccupati;
- coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
- titolari di pensione da lavoro autonomo;
- nuclei che non hanno uno o più requisiti per godere dell’ANF.
La momento la misura è temporanea fino al 31 dicembre, diventerà definitiva a partire dal 1 gennaio 2022. La domanda di assegno unico deve essere presentata esclusivamente per via telematica attraverso il portale Inps entro il 31 dicembre 2021. Possono essere richiesti anche gli arretrati, a partire dal 1 luglio, ma, in questo caso, la domanda deve essere presentata entro e non oltre il 30 settembre.
Il documento Isee
Fatta eccezione per i lavoratori dipendenti del settore privato, per tutte le altre categorie è necessario essere in possesso di ISEE in corso di validità. L’ISEE non deve essere allegato alla domanda poiché la verifica sui requisiti forniti dall’indicatore economico saranno verificati dal Inps in automatico.
Qualora non si fosse in possesso di ISEE al momento della domanda, la richiesta non sarà rigettata dal Inps e si avrà tempo fino al 30 settembre per presentare il documento senza perdere le eventuali mensilità arretrate.
Per i titolari di reddito di cittadinanza, l’Inps pagherà d’ufficio l’assegno unico temporaneo. Non è quindi necessario presentare alcuna istanza e l’assegno sarà erogato insieme al Rdc mensile sulla base di quanti dichiarato dall’avente diritto.