Assegno unico figli a carico, ecco come prenderlo più alto nel 2024

Assegno unico figli a carico: ecco come prenderlo più alto nel 2024. Serve l'ISEE per stabilire gli importi,
4 mesi fa
2 minuti di lettura
L’Assegno Unico sui figli a carico, occhio alle scadenze, il diritto agli arretrati può essere perduto per sempre
Foto © Investireoggi

L’Assegno Unico e Universale per i figli a carico è diventato un trattamento comune a molte famiglie. Tra le varie prestazioni che le famiglie ricevono in base al loro ISEE, l’Assegno Unico è senza dubbio una delle più importanti. L’Assegno Unico e Universale si applica ai figli a carico al di sotto dei 21 anni di età.

Va detto che, per avere diritto al trattamento, l’ISEE non è strettamente necessario, ma diventa fondamentale per determinare l’importo spettante. Spesso, l’importo è più basso di quello che una famiglia potrebbe effettivamente ricevere.

Di seguito, ecco come ottenere un importo più alto dell’Assegno Unico nel 2024.

Assegno unico figli a carico, ecco come prenderlo più alto nel 2024

Ricapitolando, per l’Assegno Unico e Universale sui figli a carico al di sotto dei 21 anni di età, l’ISEE non è richiesto per avere diritto alla prestazione. Chi è interessato deve semplicemente presentare la domanda di Assegno Unico e Universale all’INPS.

L’ISEE diventa invece fondamentale quando l’INPS deve determinare l’importo spettante. Senza un ISEE in corso di validità, chi ha presentato la domanda riceverà la soglia minima dell’Assegno Unico, lo stesso trattamento riservato a chi ha un ISEE troppo alto.

L’Assegno Unico prevede importi variabili in base all’ISEE: più alto è l’ISEE, minore sarà l’importo. Chi riesce ad abbassare l’ISEE può arrivare a percepire un importo più alto, una possibilità prevista dalla normativa vigente.

Meno ISEE più Assegno Unico e Universale sui figli, ecco perché

Abbassare l’ISEE può determinare un ricalcolo del proprio Assegno Unico sui figli a carico, migliorando l’importo percepito. Ma come è possibile abbassare l’ISEE? Naturalmente, non si parla di pratiche illecite o di modifiche all’ISEE nascondendo redditi, patrimoni o modificando la composizione del nucleo familiare.

L’ISEE è un atto pubblico e dichiarare il falso o omettere dati è un illecito che può portare a gravi conseguenze amministrative e penali.

Tuttavia, l’ISEE può essere abbassato legalmente, soprattutto da chi ha avuto recenti cali di redditi o patrimoni del nucleo familiare.

Importi Assegno unico 2024, ecco come cambiano in base all’ISEE

Prima di spiegare perché correggere l’ISEE può portare vantaggi per l’Assegno Unico e Universale sui figli, è utile capire come varia l’importo in base all’ISEE.

Nel 2024, l’importo dell’Assegno Unico e Universale per figli fino a 21 anni di età parte da 199,40 euro per ciascun figlio minore. Per ricevere questo importo, la famiglia deve avere un ISEE in corso di validità non superiore a 17.090,61 euro. Con un ISEE superiore a questa soglia, l’importo diminuisce fino a scendere a 57 euro per figlio per famiglie con un ISEE superiore a 45.574,96 euro o senza un ISEE in corso di validità.

A questi importi si aggiungono, in base alle condizioni delle famiglie, alcune maggiorazioni per nuclei familiari numerosi, per le ragazze madri sotto i 21 anni, per i figli successivi al secondo e per famiglie in cui entrambi i genitori lavorano.

ISEE corrente, ecco perché aiuta molto

Per quanto detto, è evidente che, sopra una determinata soglia, più basso è l’ISEE, meglio è. Ecco perché andrebbe verificata la possibilità di richiedere l’ISEE corrente.

L’ISEE corrente può essere richiesto quando una famiglia ha un calo reddituale o patrimoniale. L’ISEE ordinario si basa sui redditi e patrimoni dell’anno 2022. Se oggi i redditi e i patrimoni sono cambiati, la famiglia può richiedere l’ISEE corrente, che fornisce una fotografia economica più corrispondente alla realtà.

In presenza di un ISEE corrente inferiore a 17.090,61 euro, e di un ISEE ordinario superiore a questa soglia, una famiglia che finora ha ricevuto un Assegno Unico più basso può arrivare a percepire i 199,40 euro per figlio al mese come previsto dall’importo base.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

pensione
Articolo precedente

Pensioni agosto 2024 più alte o più basse: il calendario di pagamento

In pensione a 63 anni o addirittura prima, ecco come si può fare subito
Articolo seguente

In pensione a 63 anni o addirittura prima, ecco come si può fare subito