Nella manovra fiscale potrebbe trovare spazio un potenziamento dell’attuale misura dell’assegno unico figli a carico. Si lavora per trovare risorse e soluzioni, per sostenere i genitori.
Tre solo le misure allo studio, ossia:
- innalzamento delle maggiorazioni;
- l’estensione dell’assegno anche per figli con età oltre 21 anni;
- ripristino della detrazione fiscale per i familiari a carico.
Vediamo il dettaglio.
Cos’è e a chi spetta
L’assegno unico figli a carico è stato introdotto da marzo 2022. Si tratta di una prestazione mensile pagata direttamente dall’INPS ed il cui importo varia in funzione del valore ISEE del nucleo familiare.
- ogni figlio a carico di minore età;
- per ogni figlio maggiorenne a carico fino a 21 anni di età, a condizione che in capo al figlio stesso sia rispettata una delle seguenti condizioni:
- frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale ovvero di un corso di laurea
- svolgimento di un tirocinio ovvero di un’attività lavorativa e possesso di un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui
- registrazione come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego
- svolgimento del servizio civile universale;
- per ogni figlio disabile a carico, senza limiti di età.
Va da marzo a febbraio dell’anno successivo e sostituisce, dal momento della sua introduzione, alcune altre prestazioni. Tra cui l’assegno familiare per figli e la detrazione fiscale IRPEF per figli a carico. Ricordiamo anche che, ai fini dell’assegno unico, per figli a carico si intendono quelli che fanno parte del nucleo familiare ai fini ISEE.
Assegno unico, cosa bolle nella manovra 2024
Attualmente, sull’importo dell’assegno unico sono previste alcune maggiorazione a seconda dei casi. Ad esempio, c’è la maggiorazione del 50% per i figli sotto un anno di età e per le famiglie con quattro figli. C’è la maggiorazione assegno unico anche per genitori vedovi.
L’intenzione, con la manovra di bilancio 2024, sarebbe quella di incrementare tali maggiorazioni e di introdurne anche nuove finalizzare a sostenere quella famiglie a basso reddito.
Si cercano risorse anche per estendere l’assegno ai figli over 21. Lo scopo sarebbe quello di dare un aiuto a quei genitori che hanno ancora i figli a vivere con loro e che frequentano percorsi di studi universitari. Quindi, che hanno rette da pagare per giungere alla laurea.
Infine, si parla anche di un ritorno della detrazione IRPEF per figli a carico. Una detrazione crescente in funzione del numero di figli.
Ci sarebbe solo da capire se il ripristino della detrazione poi dovrebbe andare a convivere con l’assegno unico o a sostituirlo. In quest’ultimo caso significherebbe un piccolo passo indietro rispetto a oggi, visto che l’assegno unico è risultato utile e indispensabile per le famiglie.
Riassumendo…
- nella manovra di bilancio 2024 si sta pensando a un ritocco dell’assegno unico figli a carico, ossia:
- aumento delle maggiorazioni attualmente previste finalizzate a sostenere famiglie numerose e quello a basso reddito
- estensione dell’assegno anche ai figli con età anagrafica oltre 21 anni
- ripristino della detrazione IRPEF figli a carico (una detrazione crescente al numero di figli).