Posso fare domanda di assegno unico anche se mio figlio (maggiorenne con 20 anni di età) risiede all’estero per motivi di studio mentre io ho residenza in Italia?
Ecco il quesito arrivato in redazione in questi giorni da parte di un genitore ed a cui diamo risposta.
In primis dobbiamo ricordare che l’assegno unico spetta per:
- ogni figlio a carico di minore età
- ogni figlio maggiorenne a carico fino a 21 anni di età, a condizione che in capo al figlio stesso sia rispettata una delle seguenti condizioni:
- frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale ovvero di un corso di laurea
- svolgimento di un tirocinio ovvero di un’attività lavorativa e possesso di un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui
- registrazione come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego
- svolgimento del servizio civile universale
- ogni figlio disabile a carico, senza limiti di età.
Assegno unico figli a carico, il requisito della residenza
L’importo varia in base al valore ISEE del nucleo familiare. Per averlo occorre presentare domanda all’INPS. La richiesta è fatta dal genitore. Tuttavia, per il figlio maggiorenne, la domanda può essere fatta anche da quest’ultimo, ovviamente limitatamente alla quota dell’assegno ad egli destinata. In questa ipotesi, tale quota sarà poi pagata direttamente al figlio
Premesso che, ai fini dell’assegno unico, per figli a carico si intendono quelli presenti nel nucleo familiare ai fini ISEE, per averne diritto è anche richiesto che il richiedente abbia la residenza in Italia.
Pertanto, questa la soluzione al quesito:
- se la domanda è fatta dal genitore (residente in Italia), questi può avere anche l’assegno unico per il figlio maggiorenne che si trova all’estero (purché quest’ultimo faccia parte ancora del nucleo familiare del genitore ai fini ISEE)
- laddove, invece, la domanda assegno unico vuole farla direttamente il figlio maggiorenne per se stesso, questi non potrà averne diritto perché appunto NON residente in Italia.
Ricordiamo che resta fino al 30 giugno la possibilità di fare domanda assegno unico per non perdere arretrati.