Anche se l’assegno unico ha assorbito la detrazione fiscale per figli a carico fino a 21 anni, il relativo prospetto dedicato ai familiari della Certificazione Unica (CU) deve essere sempre compilato.
La citata compilazione è necessaria all’Agenzia delle Entrate per altre finalità, tra cui ad esempio la predisposizione del Modello 730 precompilato del contribuente.
È questa la sintesi dei chiarimenti forniti dall’Amministrazione finanziaria nella Risoluzione n. 55/E del 3 ottobre 2023.
Assorbita la detrazione figli a carico
L’assegno unico figli a carico, ricordiamo, è stato introdotto a partire da marzo 2022.
L’importo è pagato mensilmente direttamente dall’INPS, in base al valore ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli. Si tenga presente che, ai fini dell’assegno unico, per figli a carico si intendono quelli che fanno parte del nucleo familiare ai fini ISEE.
A decorrere dalla sua introduzione (quindi, da marzo 2022) sono state abrogate alcune misure di sostegno alla natalità. In particolare, l’assegno ha assorbito:
- il premio alla nascita o all’adozione (c.d. bonus mamma domani);
- l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
- gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
- l’assegno di natalità (c.d. bonus bebè);
- le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni (ossia quelle riconosciute a seguito della compilazione del relativo quadro familiari a carico presente nella Certificazione Unica e nel Modello di Dichiarazione redditi).
Assegno unico, nella Certificazione Unica servono sempre i dati dei figli
Nella Risoluzione n. 55/E del 2023, l’Agenzia Entrate ha affermato il principio secondo cui, anche se l’assegno unico ha assorbito le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni,
occorre sempre e comunque compilare nella Certificazione Unica del lavoratore la sezione dedicata ai “Dati relativi al coniuge e ai familiari a carico”.
Tali dati, sono importanti per diversi motivi. In primis per il riconoscimento delle detrazioni fiscali riferite ad oneri sostenuti per i figli a carico.
L’assegno unico, infatti, sostituisce la detrazione figli a carico ma non la detrazione per oneri sostenuti per conto di tali figli (spese sanitarie, spese universitarie, ecc).
I dati sono inoltre necessari per la corretta determinazione delle addizionali regionali all’Irpef con riferimento alle Regioni che prevedono particolari agevolazioni correlate al carico fiscale e anche per l’applicazione di specifiche disposizioni in tema di welfare aziendale.
Infine, le informazioni sono indispensabili all’Agenzia Entrate per la corretta predisposizione della Dichiarazione redditi precompilata del contribuente. Ricordiamo, infatti, che il sostituto d’imposta ha obbligo di inviare all’Agenzia Entrate, a tal fine, la Certificazione Unica dei lavoratori/collaboratori.
Riassumendo…
- l’assegno unico ha sostituito, da marzo 2022, le detrazioni per figli a carico fino a 21 anni
- nonostante ciò, nel prospetto dei familiari a carico presente nella Certificazione Unica, i sostituti d’imposta devono sempre compilare i dati dei figli del lavoratore/collaboratore e ciò per tre motivi fondamentali (Risoluzione n. 55/E del 2023), ossia:
- riconoscimento delle detrazioni fiscali riferite ad oneri sostenuti per i figli
- corretta determinazione dell’addizionale regionale all’IRPEF
- predisposizione della dichiarazione redditi precompilata del lavoratore da parte dell’Agenzia Entrate.