Una famiglia su quattro non ha ancora fatto richiesta di assegno unico familiare. Mancano all’appello circa 2,5 milioni di aventi diritto con figli a carico e sono passato ormai quattro mesi da quando è scattata la corsa a farne richiesta.
Come mai così tante persone non hanno ancora avanzato la richiesta di assegno unico all’Inps? Il 30 giugno scade anche la possibilità di chiedere gli arretrati a partire da marzo. Eppure il flusso di domande – secondo l’Inps – è in via di esaurimento.
Assegno unico, quasi 2,5 milioni di figli senza soldi
Secondo gli esperti previdenziali, il motivo principale per il quale non viene fatta richiesta di assegno unico universale è da imputare alla scarsa informazione e alle difficoltà a presentare richiesta.
Benché per gli addetti ai lavori sia questione di pochi minuti, per chi non ha dimestichezza con le procedure telematiche, è un problema. Vero che esistono i Caf, ma per tante persone dover prendere un appuntamento, reperire la documentazione per presentare l’Isee e quindi perdere magari una intera giornata di lavoro rappresenta un ostacolo. Così per molti l’assegno unico è ancora al palo.
Fare tutto comodamente da casa via internet, del resto, non è sempre possibile. Non tutti hanno accesso alla rete. E poi ci sono le varie procedure di autenticazione digitale (Spid, Cie o Cns) che rendono maledettamente complicato e fastidioso accedere al sito Inps per fare richiesta di assegno unico universale.
Scarsa informazione e troppa burocrazia
Ovviamente tutto questo si traduce in un risparmio di costi per lo Stato. Ma che, allo stesso tempo, denota di quanto la burocrazia e la pesantezza delle procedure digitali induca i cittadini a rinunciare.
La causa principale è sicuramente quella legata all’Isee. L’Indicatore economico è il passaggio più complesso e tanti rinunciando a richiede l’assegno unico solo per questo motivo. Non sapendo, a volte.
Del resto, l’assegno unico – spiega l’Inps – è uno strumento nuovo, e non tutti sono bene informati e nemmeno è stata fatta adeguata campagna informativa a livello istituzionale. Ricordiamo che l’assegno unico per i figli assorbe anche diverse indennità riconosciute prima separatamente e che sono:
- le detrazioni per figli a carico
- l’assegno di natalità fino a 800 euro
- l’assegno familiare erogato dai comuni
- gli assegni ai nuclei familiari (ANF)
- il bonus bebè