Dal 1 gennaio 2022 è possibile presentare domanda al Inps per l’assegno unico universale. Il pagamento inizia, però, a partire dal 1 marzo sostituendo detrazioni e altre prestazioni assistenziali.
L’assegno unico è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico. Con il messaggio numero 4748 del 31 dicembre 2021, l’Inps ha fornito tutti i dettagli e le istruzioni per ottenere la prestazione.
Assegno unico, come funziona
Nel dettaglio, l’importo dell’assegno unico consiste in una somma erogabile dall’Inps fino 250 euro al mese per figlio dal 7 mese al 21 esimo anno di età.
Il lato positivo della riforma consiste nell’estensione della platea dei beneficiari e nell’aumento dell’importo. L’assegno unico per i figli assorbe diverse indennità finora riconosciute separatamente e che sono:
- le detrazioni per figli a carico
- l’assegno di natalità fino a 800 euro
- l’assegno familiare erogato dai comuni
- gli assegni ai nuclei familiari (ANF)
- il bonus bebè
Restano ancora in vigore i bonus nido e l’assegno di maternità erogati dai Comuni. Con riguardo alle detrazioni per i figli a carico, infine, resta in vigore quella base per i figli di età pari o superiore a 21 anni non aventi diritto all’assegno unico.
Domanda e scadenza
La domanda per ottenere l’assegno unico può essere inoltrata a partire dal 1 gennaio 2022 al Inps attraverso il sito internet. Il pagamento, però, inizia a decorrere dal 1 marzo e quindi c’è tempo fino al 28 febbraio 2022.
In ogni caso il genitore richiedente può avanzare istanza entro il 30 giugno 2022 e si vedrà riconoscere gli arretrati. In seguito, la decorrenza dei pagamenti sarà dal mese successivo alla data di richiesta.
L’assegno è erogato fino al compimento del 18 esimo anno di età. Può essere richiesto anche per i figli maggiorenni a carico fino al 21 esimo anno di età se sono iscritti all’Università, frequentano corsi di formazione o svolgano tirocini con redditi inferiori a 8.000 euro.
L’importo dell’assegno unico è determinato in base al coefficiente Isee. In assenza di tale certificazione, si ha diritto a una cifra pari a 50 euro al mese (25 se il figlio è maggiorenne).