Assistenza 104: il datore può pretendere questo documento, il Tribunale gli dà ragione

Nel caso in cui un lavoratore voglia usufruire dei permessi Legge 104, il datore di lavoro può pretendere questo documento. Ecco di quale si tratta.
2 anni fa
1 minuto di lettura
Assistant and handicapped young woman in wheelchair waiting for elevator, she pressing button by herself and smiling

La mancanza di salute e la disabilità non sono mai una buona ragione per escludere o, peggio, per eliminare una persona; e la più grave privazione che le persone anziane subiscono non è l’indebolimento dell’organismo e la disabilità che ne può conseguire, ma l’abbandono, l’esclusione, la privazione di amore” afferma Papa Francesco. Lo sanno bene le persone che si prendono cura dei famigliari con disabilità.

Un compito importante e non di certo semplice. Basti pensare alle difficoltà nel riuscire a conciliare i vari impegni privati con quelli lavorativi.

Proprio in tale ambito giungono in aiuto i permessi Legge 104 che possono essere richiesti per assistere un famigliare con handicap grave e non autosufficiente. A sua volta il datore di lavoro può pretendere un determinato documento. Ecco di quale si tratta.

Assistenza 104: il datore può pretendere questo documento, il Tribunale gli dà ragione

Il datore di lavoro può pretendere dal dipendente una dichiarazione che il famigliare portatore di handicap grave e non autosufficiente non possa essere assistito da qualcun altro.

A stabilirlo è il tribunale di Lecce che ha dato ragione alla Camera di Commercio. Il caso era quello di un dipendente che voleva usufruire dei permessi Legge 104 per prestare assistenza alla madre.

Entrando nei dettagli, il lavoratore della vicenda finita davanti al tribunale si è opposto a presentare tale documento, sostenendo di non poter dichiarare i nomi di tutti i possibili beneficiari ai sensi della legge 104 perché quest’ultimi si sarebbero opposti al trattamento dei loro dati personali. Il Tribunale di Lecce, però, ha dato ragione al datore di lavoro, sottolineando come:

“il dipendente è tenuto a dichiarare quali sono gli altri potenziali beneficiari dei permessi in quanto il diritto per l’assistenza allo stesso individuo con disabilità in situazione di gravità, può essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli indicati nella norma ma quest’ultimi possono fruirne solo in via alternativa tra loro. Tale dichiarazione è pertanto funzionale al controllo sulla sussistenza delle condizioni per riconoscimento dei permessi in favore del dipendente. Si consideri che, se a seguito di accertamenti emergessero dichiarazioni false, vi sarebbero gli estremi per una responsabilità disciplinare del dipendente”.

In pratica il lavoratore deve dichiarare che la persona non autosufficiente non sarà assistita da altri parenti che possono usufruire dei permessi.

Secondo la legge, infatti, due persone non possono usufruire contemporaneamente dei permessi legge 104 per assistere lo stesso famigliare. Per questo motivo, nel caso in cui il lavoratore si rifiuti di presentare tale documento, il datore può non concedere i giorni di permesso.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

partita iva
Articolo precedente

Partita IVA apri e chiudi, le preoccupazioni dei tributaristi

Bonus 150 euro
Articolo seguente

Bonus 150 euro busta paga, l’INPS premia chi guadagna di più