“Salve, ho 64 anni e lavoro (ancora) come segretaria part time in un’azienda. Per fortuna è vicino casa e i titolari che mi conoscono da anni sono comprensivi ma la mia situazione e certi ritmi stanno diventando insostenibili. Da anni infatti mi prendo cura di mia madre che ha 89 anni ed è invalida al 100% e non autosufficiente. Prima con l’aiuto economico di mio fratello pagavamo una badante ma ora lui si è sposato e la moglie gli impedisce di contribuire a tale spesa e io da sola non posso permettermela. Lui si disinteressa di tutto anche se, essendo dipendente pubblico, avrebbe diritto all’home care premium. Perché non posso farne domanda io al suo posto? Ho diritto ad andare in pensione anticipata?”
Rispondendo al quesito riepiloghiamo i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata Ape Social per chi assiste un genitore disabile.
Assistenza genitore disabile e Ape Social: requisiti
Ha diritto all’Ape Social chi:
- assiste il familiare di primo grado disabile e convivente da almeno 6 mesi;
- abbia almeno 63 anni di età e 30 di contributi.
Se la domanda sarà accolta, il richiedente riceverà un assegno mensile fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. L’importo è pari alla futura pensione ma comunque non può superare i 1.500 euro.
Non è esclusa del tutto la possibilità di fare richiesta di Ape sociale nel caso in cui si assista un parente o un affine entro il secondo grado. Tuttavia i requisiti diventano più stringenti. Il richiedente infatti, in questo secondo caso, dovrà:
- avere compiuto i 70 anni;
- avere anche lui/lei una patologia invalidante certificata.
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Per completezza di risposta al quesito, purtroppo, dobbiamo ribadire l’impossibilità per i dipendenti privati di fare domanda per l’home care premium. Questa misura è infatti riservata agli statali.