L’8 marzo 2017 è appena passato: le mimose lasciano spazio alle possibilità. Una interessante arriva da Vodafone: la compagnia telefonica ha aperto alle assunzioni di donne, favorendo le giovani mamme che avevano lasciato il lavoro per dedicarsi alla casa e alla famiglia. Scopriamo più da vicino il programma che, simbolicamente, si chiama ReConnect: l’operatore è abituato a connettere telefonicamente e via internet i propri clienti ma questa volta punta a “riconnettere” le donne con il mondo del lavoro.
Donne e lavoro: quante lo lasciano dopo la gravidanza?
I dati dell’Osservatorio Nazionale Mobbing confermano che ancora adesso sono molte le donne che lasciano il posto di lavoro volontariamente, o vengono forzate a farlo e discriminate, dopo la gravidanza: più di 800 mila in soli due anni (i dati sono quelli raccolti tra il 2013 e il 2015).
Lavoro donne e uomini: differenze nello stipendio e discriminazioni in busta paga
Assunzioni Vodafone 2017: posizioni e offerte per mille donne
Attraverso il piano ReConnect Vodafone conta di assumere mille donne in tre anni.
Primo requisito per candidarsi all’offerta di lavoro Vodafone che stiamo presentando è quindi un’inattività lavorativa da 1 a 10 anni. I primi sei mesi prevedono un graduale reinserimento (retribuito) nel mondo del lavoro. Il contratto prevede lavoro flessibile (4 giorni a settimana). Le posizioni aperte per mamme e casalinghe che vogliono lavorare in Vodafone spaziano dal settore tecnologia a quello delle risorse umane passando per la vendita. Con il piano ReConnect Vodafone conferma la volontà, più volte espressa dal Ceo italiano Vittorio Colao di fare della compagnia la migliore azienda per il lavoro femminile.
Donne: tutti i benefit di lavorare in Vodafone
Ma l’attenzione verso il gentil sesso non riguarderà solo le nuove assunte: Vodafone Italia ha annunciato diverse misure a favore delle dipendenti con figli. Già oggi tutti i dipendenti possono già scegliere di lavorare da remoto un giorno alla settimana.
Secondo i nuovi provvedimenti chi rientra da un congedo parentale potrà decidere di lavorare da casa per due giorni alla settimana (per i primi due mesi). Inoltre sarà introdotta la figura del Maternity Angel, che si occuperà di tenere sempre aggiornata la collega in maternità per facilitarne il rientro dopo il congedo.