Si terrà martedì 12 settembre l’asta mensile di Buoni ordinari del Tesoro (BoT) della durata di 12 mesi. I titoli di stato arriveranno a scadenza in data 13 settembre 2024. Il Tesoro punterà a raccogliere 7 miliardi di euro con questa emissione. Come sempre, un appuntamento importante per chiunque desideri investire nel breve termine. Fino a poco più di un anno fa, le aste di BoT non attiravano le attenzioni praticamente di nessuno, eccezion fatta per gli investitori istituzionali. Questi, vuoi per la necessità di gestire la liquidità e vuoi anche per norme regolamentari, erano costretti a puntare su titoli dai rendimenti nominali negativi.
Previsione rendimento
Con l’aumento dei tassi di interesse, seguito al boom dell’inflazione, le cose sono cambiate radicalmente. Le aste di BoT hanno riacquistato dignità agli occhi delle famiglie. Non che esitino rendimenti stratosferici, specie se facciamo i conti con gli attuali livelli d’inflazione. Tuttavia, non esistono al momento alternative di pari grado di sicurezza e altrettanto remunerative sul mercato del risparmio italiano.
Ad agosto, l’asta BoT a 12 mesi ha esitato un rendimento del 3,82%. Il prezzo di aggiudicazione fu di 96,262 centesimi. Si è trattato di un calo dall’apice del 3,95% toccato con l’emissione di luglio, quando il rendimento salì ai massimi da oltre undici anni. E a settembre come andrà? Basandoci sull’attuale andamento dei bond annuali sul mercato secondario, dovremmo attenderci rendimenti in area 3,85%. Sostanzialmente, saremmo in linea con i livelli del mese scorso.
Asta BoT e conto deposito a confronto
A meno che da qui a martedì i mercati siano teatro di tensioni, non sembra molto probabile che il rendimento all’asta BoT annuali risalga ai massimi di luglio. Orientativamente, dobbiamo aspettarci un prezzo di emissione attorno a 96,25 centesimi, magari appena sopra tale livello. Al netto dell’imposta del 12,50%, il rendimento risulterebbe compreso tra 3,35% e 3,40%.
Quante sono le soluzioni che offrono tale tasso generoso in Italia? Certo, ciò non significa che automaticamente l’asta BoT esiti un rendimento soddisfacente. Se l’inflazione italiana da qui ai prossimi dodici mesi fosse alta, il potere di acquisto del capitale non sarebbe salvaguardato. E’ un rischio reale che esiste, sebbene l’andamento da mesi risulta essere calante e, si spera, lo sarà anche nel prossimo futuro. In ogni caso, se l’alternativa fosse lasciare il denaro infruttifero su un conto bancario, ci guadagnereste lo stesso.