Giovedì 10 ottobre il Tesoro terrà la nuova asta mensile per l’emissione dei Bot a 12 mesi. L’importo offerto sarà di 7,5 miliardi di euro, lo stesso di settembre. La data di regolamento è stata fissata per lunedì 14, mentre la scadenza del bond avverrà il 14 ottobre del 2025. Questo significa che il titolo ha durata iniziale esattamente pari a 365 giorni. Sempre il prossimo lunedì 14 arriveranno a scadenza Bot annuali per circa 9,3 miliardi. Pertanto, ci attendiamo una domanda tonica, visto che l’emissione risulta essere negativa al netto dei rimborsi da effettuare.
Commissione all’acquisto massima 0,15%
L’asta dei Bot a 12 mesi non porterà, dunque, ad un aumento delle dimensioni del debito pubblico italiano. Al contrario, esso risulterà un po’ inferiore al termine dell’operazione. Ricordiamo che gli intermediari potranno applicare alla clientela una commissione massima dello 0,15% del valore nominale dell’acquisto.
Rendimento atteso in calo
A settembre, l’asta dei Bot a 12 mesi esitò un rendimento in calo al 2,888% con un prezzo di aggiudicazione di 97,159 centesimi. Da allora c’è stata un’ulteriore limatura per i rendimenti su questo tratto della curva. Nelle ultimissime settimane i mercati hanno scontato come sostanzialmente certo il terzo taglio dei tassi di interesse già in ottobre da parte della Banca Centrale Europea. Il tasso sui depositi bancari scenderebbe questo mese al 3,25%. Era al 4% fino agli inizi del giugno scorso.
Monitorando i rendimenti sul mercato secondario, ci attendiamo che l’asta dei Bot a 12 mesi esiti un prezzo compreso tra i 95,159 centesimi di settembre e i 95,20 centesimi. Il rendimento scenderebbe in area 2,85% o persino qualcosa di meno. Di certo, una cattiva notizia per il popolo dei risparmiatori. Fino a pochi mesi fa avevano la possibilità di impiegare anche per il breve termine la loro liquidità a tassi del 4% o più. Adesso, inizia ad essere difficile arrivare al 3%.
Asta Bot 12 mesi e conti deposito
L’asta dei Bot a 12 mesi influenza in maniera determinante anche i tassi offerti dalle banche ai clienti sulle giacenze nei conti deposito.