Altri sei miliardi nelle casse dello stato italiano con l’asta di oggi di Buoni ordinari del Tesoro (BoT) a 12 mesi. I nuovi titoli andranno a scadenza in data 14 ottobre 2024 (ISIN: IT0005567778). Le richieste sono state per 8,72 miliardi, confermando una domanda discreta. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 96,137 centesimi, esitando un rendimento lordo del 3,942%. All’asta di settembre, il rendimento fu del 3,873%. Pertanto, oggi abbiamo assistito a un nuovo rialzo, che chiaramente farà felici gli obbligazionisti, un po’ meno il Tesoro.
BoT 12 mesi, apice tassi non raggiunto
Con i BoT a 12 mesi raccolti oggi si andranno a pagare quelli in scadenza giorno 13 per 6 miliardi. Questo significa che l’indebitamento dello stato nei fatti non aumenta, né la massa dei titoli annuali in circolazione. Tornando al rendimento, il quasi 3,95% all’asta segnala che l’apice dei tassi non è detto che sia stato già del tutto raggiunto. In ogni caso, come dicono più voci dalla Banca Centrale Europea (BCE), bisognerebbe parlare più che altro di plateau, nel senso che i tassi rimarranno verosimilmente ai massimi per un periodo prolungato.
I rendimenti dell’asta BoT risentono inevitabilmente della politica monetaria. La BCE ha alzato i tassi sui depositi al 4% a settembre. Questo significa che una banca ritiene conveniente semplicemente parcheggiare liquidità presso Francoforte fintantoché sul mercato non trovi asset che offrano altrettanto. E anche a parità di rendimento, c’è da dire che un titolo di stato comporta sempre un rischio di credito o anche di prezzo per il caso di disinvestimento anticipato.
Asta BoT esita rendimento generoso
Dunque, improbabile che i BoT a 12 mesi possano allontanarsi presto dalla soglia del 4%. Lo faranno soltanto quando il mercato inizierà a scontare un possibile taglio dei tassi entro breve. Ad oggi, non è atteso da qui ai prossimi mesi. Anzi, c’è chi scommette ancora su un ultimo aumento dei tassi entro fine anno.