Il Ministero di economia e finanze punta a raccogliere altri 4 miliardi di euro all’asta di Buoni ordinari del Tesoro (BoT) di mercoledì 28 giugno. Ma non saranno emessi titoli di stato a breve scadenza del tutto nuovi. Si tratta, infatti, della riapertura di due bond già in circolazione. Nel dettaglio, 1,5 miliardi arriveranno dal BoT a 12 mesi in scadenza in data 12 gennaio 2024 (ISIN: IT0005529752). La sua prima emissione risale ovviamente al gennaio scorso, mentre adesso la sua durata residua è di 196 giorni, vale a dire di poco superiore ai 6 mesi.
E c’è un secondo BoT in offerta, originariamente a 6 mesi e che presenta attualmente una durata residua di 153 giorni, cioè di circa 5 mesi. Scadenza in data 31 novembre 2023 (ISIN: IT0005547887). Il Tesoro punta in questo caso a raccogliere altri 2,5 miliardi. Sul MoT si acquistava nell’ultima seduta della scorsa settimana per 98,4854 centesimi. Il rendimento lordo alla scadenza risultava del 3,60%.
Asta BoT, rendimenti ai massimi legati ai tassi BCE
Più basso il prezzo di acquisto, maggiore il rendimento offerto dai due titoli. In asta i BoT dovrebbero confermare le quotazioni di questi giorni. Esse riflettono le condizioni monetarie crescentemente restrittive nell’Area Euro. La Banca Centrale Europea (BCE) si avvia ad un nono aumento dei tassi d’interesse dello 0,25% per fine luglio. I tassi di riferimento salirebbero così al 4,25%. Potrebbe essere l’ultimo rialzo, sebbene rimanga l’ipotesi di un decimo a settembre.
I titoli di stato a breve scadenza come i due in asta dopodomani riflettono l’andamento del tasso sui depositi bancari, salito al 3,50% con il board BCE di giugno e destinato a lievitare a non meno del 3,75%. In ogni caso, saremmo quasi a fine corsa. Questo significa che le aste di giugno e luglio potrebbero essere le ultime occasioni per acquistare direttamente dal Tesoro BoT a rendimenti massimi.