Senza sosta le emissioni di titoli di stato in Italia. Il disavanzo e il debito in scadenza da rifinanziare è altissimo quest’anno. E così, venerdì 26 maggio, sarà la volta dell’asta per i Buoni ordinari del Tesoro (BoT) a 6 mesi. Saranno rimborsato il 30 novembre 2023, per cui avranno durata di 183 giorni. Infatti, la data di regolamento è stata fissata per il 31 maggio. L’importo in offerta ammonterà a 6 miliardi di euro. Di titoli emessi con questa durata ve ne sono in circolazione per 22,283 miliardi di euro.
I BoT a 6 mesi in asta dopodomani sono titoli di stato senza cedola, com’è noto a chi bazzica sul mercato dei capitali. Dunque, il rendimento offerto è dato solamente dalla differenza tra prezzo di rimborso (100) e prezzo di acquisto. In questo momento, questa scadenza offre all’incirca il 3,40% lordo. Ciò significa che sul mercato secondario si acquista per meno di 98,70 centesimi. Si tratta del maggiore rendimento dall’autunno del 2011, che molti di voi ricorderanno essere stato infausto per lo stato italiano.
Asta BoT 6 mesi, crisi spread non c’entra
In quel periodo esplose la crisi dello spread. Ad inizio novembre, il Tesoro emise un BoT a 6 mesi al record del 6,40%. Fu uno choc tale da convincere l’allora premier Silvio Berlusconi a rassegnare le dimissioni. Questa volta, però, lo spread resta entro i livelli di guardia. E guardando proprio a questa scadenza, ci accorgiamo che offre soltanto lo 0,25% in più (scarso) rispetto all’omologo titolo tedesco. Dunque, non c’entra la speculazione contro l’Italia, bensì l’aumento dei tassi d’interesse voluto dalla Banca Centrale Europea (BCE) per combattere l’inflazione.
Acquistare un BoT a 6 mesi quando l’intera curva italiana offre rendimenti interessanti, può apparire un controsenso. Il BTp a 10 anni, ad esempio, rende in questi giorni il 4,30%.
giuseppe.timpone@investireo