Mercoledì 11 dicembre il Tesoro terrà l’ultima asta di quest’anno per l’emissione di un Bot annuale. L’importo che punterà di raccogliere è di 8,5 miliardi di euro. La data di regolamento è stata fissata per venerdì 13. Quel giorno arriveranno a scadenza altri titoli di stato a 12 mesi per un controvalore di 9,7 miliardi. Giovedì 12 ci sarà l’asta supplementare e gli ordini saranno dell’ammontare massimo del 10% rispetto all’asta del giorno precedente. Questo significa che, nel complesso, l’offerta del Tesoro raggiungerebbe i 9,35 miliardi, meno dell’importo da rimborsare.
Rendimento atteso in forte calo
Il Bot annuale ha scadenza in data 12 dicembre 2025, per cui presenta una durata iniziale di 364 giorni. E il rendimento? A novembre l’asta esitò il 2,695% con un prezzo di emissione di 97,34 centesimi. Da allora i rendimenti sono scesi lungo la curva dei tassi, scontando una riduzione del costo del denaro per questo giovedì. Probabile che la Banca Centrale Europea annunci un taglio nell’ordine dello 0,50%.
Attualmente, i titoli a 12 mesi offrono un rendimento in area 2,40%, in forte calo rispetto al mese scorso. Se così, ci aspettiamo che il prezzo di emissione si attesterà in area 97,60 centesimi. Questo Bot annuale può essere l’ultima o tra le ultime occasioni per impiegare la liquidità a breve a condizioni favorevoli. Ci saranno ulteriori cali dei tassi nel corso del 2025. I rendimenti scenderanno ulteriormente dai livelli attuali fino a diventare non appetibili per i risparmiatori, in considerazione anche dei livelli reali, cioè al netto dell’inflazione.
Bot annuale non più generoso
In attesa di conoscere i dati aggiornati dell’Abi, emerge che i conti deposito siano divenuti relativamente più generosi del Bot annuale, pur a fronte di una maggiore tassazione sugli interessi. Ma è altrettanto verosimile che da ottobre anche questi ultimi siano scesi, per cui il confronto diretto non è possibile in tempo reale.
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