Asta Bot semestrali, tassi al minimo storico 0,50%

Il Tesoro ha collocato 8 miliardi di euro offendo rendimenti quasi nulli. Torna la fiducia sui titoli italiani in attesa di un taglio del costo del denaro da parte della Bce, nonostante il record per la disoccupazione spagnola. Spread a 285 punti
12 anni fa
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Mentre cresce l’attesa per la formazione di un nuovo governo guidato da Enrico Letta, il Tesoro colloca nuovi Bot a sei mesi.

 

Bot 6 mesi scadenza 31 ottobre 2013: risultati del collocamento

Grazie allo spread tornato stabilmente sotto i 300 punti in questi ultimi giorni e al successo dell’emissione di Ctz e Btp€i del 23 Aprile, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha venduto in mattinata 8 miliardi di euro di buoni ordinari a 184 giorni, con scadenza 31 Ottobre 2013, al tasso dello 0,50%, in netto calo rispetto allo 0,831% del mese scorso (vedi grafico sotto).

Rendimenti che rappresentano il minimo storico e che tendono a rassicurare gli investitori sulla tenuta delle finanze italiane. Il tutto a fronte della scadenza il 30 Aprile prossimo di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 9,2 miliardi di euro. Il Dipartimento del Tesoro del Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha inoltre fornito come al solito un aggiornamento sui Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) in circolazione che, alla data del 12 aprile del 2013, risultavano essere così distribuiti: 100.908,500 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con la scadenza a dodici mesi, 55.961,970 milioni di euro di Bot a sei mesi, e 3.000 milioni di euro a tre mesi per un controvalore complessivo di 159.870,470 milioni di euro.

 

Tassi Bot ai minimi scontano un prossimo taglio del costo del denaro della Bce bot semestrali

Il ritorno del clima favorevole verso i titoli governativi italiani ed europei è dato essenzialmente dall’attesa su una prossimo taglio del tasso di sconto da parte della Bce. Le previsioni del mercato sono per un taglio dello 0,25% del costo del denaro la prossima settimana da parte di Mario Draghi, cosa che ha fatto correre molti grandi investitori e fondi internazionali a ricalibrare i loro portafogli in area euro. Il contesto economico – osservano le autorità monetarie – esige in questo momento meno rigore e maggiore circolazione del denaro, senza tralasciare di risanare le finanze dei paesi più indebitati.

“Il consolidamento di bilancio deve continuare ma dopo tutto quello che è stato fatto ora può cambiare passo e rallentare”. Lo ha affermato il vicedirettore della Bce Constancio parlando alla conferenza Bce-Commissione sulla stabilità finanziaria. Anche se subito è arrivato il no del governo tedesco: per il ministro dell’Economia Roesler la posizione della Ue “è sbagliata”, il rigore non va allentato e il governo tedesco “resterà sempre sulla posizione fin qui sostenuta in termini di necessità di risanamento e riforme. Sarebbe un grande pericolo se il consolidamento fosse messo in discussione”.

 

Disoccupazione Spagna oltre il 27%, è record storico e allarme per la Ue

disoccupazione spagnaNuovo record storico della disoccupazione in Spagna,che nel primo trimestre 2013 ha raggiunto il 27,16%, con più di 6 milioni di disoccupati. Dopo politiche di austerity senza precedenti,la quarta economia della zona euro conta a fine di marzo 6.202.700 disoccupati, in aumento di 237.400 unità rispetto al trimestre precedente. A fine dicembre 2012 il tasso di disoccupazione era al 26,02%. Il numero dei senza impiego è dunque aumentato fortemente, contrariamente a quanto sostenuto dal premier, Rajoy. Intanto, l’agenzia di rating, Moody’s, parla di rischi di ribasso per il rating Baa3 dei titoli di Stato spagnoli e le autorità monetarie europee tengono sotto stretta osservazione il fenomeno. La fase peggiore della crisi finanziaria nell’Ue, che metteva a rischio l’esistenza dell’Eurozona, è “dietro le spalle”, ma ad allarmare ora è la disoccupazione, soprattutto quella dei giovani. Così il presidente della Commissione Ue Van Rompuy, parlando al Parlamento ceco del futuro dell’Ue. Secondo Van Rompuy, la svolta c’è stata l’estate scorsa, innescando un trend che non cambierà neanche a fronte della crisi finanziaria di Cipro. “La stabilità finanziaria è prioritaria – ribadisce – ma ora crescita e lavoro”.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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