Saranno fino a 8,75 miliardi di euro i capitali che il Tesoro cercherà di raccogliere sul mercato con l’asta dei titoli di stato a medio-lunga scadenza. Si terrà questa settimana, giovedì 27 giugno. Tre i bond offerti: il BTp 1 luglio 2029 con cedola 3,35% (ISIN: IT0005584849), il BTp 1 luglio 2034 con cedola 3,85% (ISIN: IT0005584856) e il CcTeu 15 aprile 2032 con spread 1,05% (ISIN: IT0005594467). Avremo, quindi, due bond con cedola fissa e un bond indicizzato all’Euribor a 6 mesi. L’investitore avrà la possibilità di puntare sul tratto medio-lungo della curva, il più promettente (e rischioso) con il taglio dei tassi di interesse già avviato dalla Banca Centrale Europea.
Due bond a medio-lunga scadenza con cedola fissa
La nona tranche del BTp 2029 sarà dell’importo compreso tra 3 e 3,5 miliardi. Al momento, tratta sotto la pari sul mercato secondario. La sua quotazione si aggira a poco più di 99,50 centesimi e il rendimento lordo appena sotto il 3,50%. Nona sarà anche la tranche del BTp 2034 e per il medesimo importo di 3-3,5 miliardi. Anche in questo caso, quotazione sotto la pari e in area 99,74 centesimi. Il rendimento lordo si aggira intorno al 3,90%.
Se il BTp 2029 è attualmente il benchmark a 5 anni, il BTp 2034 lo è per i 10 anni. Entrambi saranno rimpiazzati nel corso del prossimo trimestre. Lo ha comunicato ieri il Tesoro. Il successivo quinquennale di riferimento avrà scadenza in data 1 ottobre 2029 e il decennale in data 1 febbraio 2035.
CcTeu per scommettere sui tassi
Infine, ci sarà anche la quinta tranche del CcTeu 2032 per l’importo tra 1,25 e 1,75 miliardi. Questo bond offre l’1,05% oltre all’Euribor a 6 mesi. Ieri, chiudeva a 99,58 centesimi. A questa quotazione offriva un rendimento lordo dell’1,10%, ad esclusione del tasso di riferimento. Poiché il bond del Tesoro con cedola fissa e simile scadenza offriva al contempo intorno al 3,75%, ciò suggerisce che il differenziale del 2,65% equivale all’Euribor a 6 mesi medio per i prossimi otto anni.
BTp 2034 ancora allettante
Il BTp 2034 da settimane oscilla intorno al 3,90%, a seguito delle tensioni scatenate dalle elezioni anticipate in Francia. Il titolo era salito sopra la pari alla vigilia del taglio dei tassi BCE. La discesa sembra una buona opportunità per continuare ad investire su questo tratto della curva a condizioni ancora allettanti.