Il mese di ottobre si chiude con un’ultima asta di BTp a medio-lunga scadenza per importi rilevanti. Il Tesoro cercherà domani 31 ottobre di raccogliere tra un minimo di 7 e un massimo di 8,75 miliardi di euro con l’emissione di quattro titoli di stato già in circolazione. Non ci saranno, dunque, nuovi bond. L’offerta riguarderà quattro tranche di altrettanti titoli emessi nei mesi e negli anni passati. Vediamoli nei dettagli.
Asta BTp, quinquennale con mini-cedola
Tra 2 e 3 miliardi saranno incassati con la terza tranche del BTp 1 febbraio 2029 e cedola 4,10% (ISIN: IT0005566408).
Bond Tesoro indicizzato ai tassi
L’altro quinquennale arriva a scadenza in data 15 ottobre 2028 ed è la nona tranche del CcTeu con spread 0,80% (ISIN: IT0005534984) per 1-1,25 miliardi. Anch’esso quota sotto la pari, a 98,63 centesimi nell’ultima seduta. Il rendimento esitato è del 5,33% sulla base dell’Euribor a 6 mesi vigente poco prima dell’inizio del periodo cedolare in corso. Se guardiamo al rendimento al netto di tale componente, risulta essere in area 1,10%. Poiché il bond con cedola fissa di pari durata rende attualmente intorno al 4,10%, si evince un differenziale nell’ordine del 3%. Esso corrisponderebbe all’Euribor a 6 mesi in media attesa nel prossimo quinquennio. L’ultima rilevazione lo dava al 4,10%.
Due decennali in offerta, uno ormai “ex”
E ci sarà in offerta un decennale. Parliamo della quinta tranche del nuovo BTp a 10 anni “benchmark” con scadenza 1 marzo 2034 e cedola 4,20% (ISIN: IT0005560948) per 3-3,5 miliardi.
Asta BTp generosa lungo curva scadenze
L’asta di BTp di domani consentirà agli investitori di puntare su scadenze perlopiù medio-brevi e su un decennale. I rendimenti sono allettanti lungo la curva e probabilmente rimarranno a questi livelli o ancora più leggermente elevati per diversi mesi prima di iniziare la discesa. Erano anni che non si percepiva un rendimento del 4% per scadenze così corte, mentre il prossimo “benchmark” a 10 anni sfiora il 5%.