Ancora un’asta di BTp a medio-lunga scadenza prima che si concluda il calendario delle emissioni per questo 2022. In data 13 dicembre, il Tesoro collocherà sul mercato tre titoli per un importo complessivo compreso tra un minimo di 5,5 e un massimo di 7 miliardi di euro. Ecco i bond in offerta:
- BTp 15 gennaio 2026, cedola 3,50% (ISIN: IT0005514473), 5a tranche, 1,5-2 miliardi;
- BTp 15 dicembre 2024, cedola 0% (ISIN: IT0005474330), 9a tranche, 1-1,5 miliardi;
- BTp 15 dicembre 2029, cedola 3,85% (ISIN: IT0005519787), 3a tranche, 3-3,5 miliardi;
Come potete notare ci saranno all’asta BTp a 3 anni con vita residua pari a effettivi 3 anni e 1 mese e 2 anni rispettivamente.
Asta BTp, analisi titoli
Il BTp gennaio 2026 erogherà il 15 gennaio prossimo, cioè tra poco più di un mese, una cedola corta e pari allo 0,855978% lordo. Essa si ottiene calcolando 90 giorni di maturazione degli interessi rispetto a un semestre di 184 giorni. Perché 90, vi chiederete, se acquistando il bond domani all’asta lo avrete mantenuto in portafoglio per appena un mese fino alla prima data di pagamento? Il Tesoro ha fissato la data di godimento allo scorso 17 ottobre. In pratica, sarà come se aveste acquistato il titolo circa due mesi fa. Consideratelo un piccolo regalo di Natale.
Quanto al prezzo di acquisto, dovrebbe aggirarsi tra 101,50 e 102. L’apprezzamento sopra la pari spinge il rendimento lordo alla scadenza in area 3%. Invece, il BTp dicembre 2024 non stacca alcuna cedola. Del resto, fu emesso dal Tesoro alla fine dello scorso anno, quando i rendimenti medio-brevi erano ancora negativi. Il suo rendimento attuale alla scadenza viaggia al 2,50%. Infatti, il bond con durata residua di 2 anni prezzava a 95,35 centesimi al termine della scorsa settimana.
Infine, il BTp dicembre 2029.
Stretta tassi BCE scontata
Nel complesso, questi tre titoli all’asta BTp a medio-lungo termine offrono forse tra le ultime opportunità d’investimento a prezzi relativamente bassi e rendimenti alti. A meno che il mercato resterà sorpreso dalle prossime mosse della Banca Centrale Europea (BCE), la stretta sui tassi d’interesse risulta già scontata.