A collocamento del BTp Valore 2030 ancora aperto, il Tesoro terrà anche un’asta per l’emissione di titoli di stato a medio-lunga scadenza. Mercoledì 28 febbraio, tenterà di raccogliere un importo compreso tra 8,50 e 9,75 miliardi di euro. Saranno tre i bond offerti e la cosa interessante risiede nel fatto che due saranno nuove scadenze. Parliamo del nuovo BTp a 5 anni e del nuovo BTp a 10 anni.
Due nuove emissioni benchmark
Il prossimo “benchmark” quinquennale avrà scadenza in data 1 luglio 2029 e staccherà cedola annuale lorda del 3,35%, corrisposta come sempre con cadenza semestrale.
Il nuovo BTp a 10 anni avrà scadenza in data 1 luglio 2034 e offre cedola del 3,85%. L’attuale “benchmark” scade l’1 marzo del 2034 e riconosce un tasso di interesse annuo lordo del 4,20%. Il rendimento decennale chiudeva in area 3,80%, venerdì scorso. Anche in questo caso, la cedola risulta sostanzialmente in linea con le condizioni di mercato. Come del resto è naturale che debba essere. Importo offerto tra 4 e 4,50 miliardi.
CcTeu 2031 sconta il taglio dei tassi BCE
Infine, la sesta tranche del CcTeu con scadenza 15 ottobre 2031 e spread dell’1,15% sull’Euribor a 6 mesi (ISIN: IT000555492). Qui, l’importo da collocare è assai inferiore: 1-1,5 miliardi. Questo è un particolare titolo di stato, la cui cedola è agganciata all’Euribor a 6 mesi. Sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana, tratta attualmente a circa 100,50, leggermente sopra la pari. A questa quotazione corrisponde un rendimento lordo inferiore all’1,10%, chiaramente al netto della componente tassi di riferimento. Esso si confronta con il 3,55% offerto dal bond del Tesoro di simile durata e cedola fissa.
Pertanto, stando al CcTeu 2031 l’Euribor a 6 mesi in media si attesterebbe intorno al 2,45% per i prossimi sette anni e mezzo. Si attesta al momento al 3,90%. E’ evidente che il mercato stia scontando un taglio dei tassi di interesse. Questo bond “strutturato” rappresenta una scommessa sul futuro andamento dei tassi. Se questi risultassero superiori alle attese, gli obbligazionisti porterebbero a casa cedole e rendimenti più sostanziosi. Viceversa, qualora i tassi dovessero scendere ancora più velocemente delle previsioni.
Prima cedola corta per BTp a 5 e 10 anni
Torniamo, infine, ai nuovi BTp a 5 e 10 anni. Poiché entrambi staccheranno la prima cedola semestrale in data 1 luglio di quest’anno, questa sarà corta, riferendosi a un periodo di possesso del bond inferiore ai sei mesi teorici. Nel dettaglio, la detenzione scatta dalla data di regolamento fissata per l’1 marzo e sarà pari a 122 giorni su un totale di 182 giorni del semestre 1 gennaio/1 luglio 2024. Per il BTp a 5 anni la prima cedola sarà dell’1,122802% rispetto al capitale nominale, per il BTp a 10 anni dell’1,290385%.