Asta BTp del 30 maggio, il Tesoro offre 5 bond e 2 sono legati ai tassi di interesse: questo e quant’altro c’è da sapere sulla prossima emissione

Il Tesoro offre in asta cinque bond, tra cui tre BTp ordinari e due legati ai tassi di interesse. Obiettivo della raccolta: 9,5 miliardi.
6 mesi fa
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CcTeu 2031, emissione da 2 miliardi di euro
CcTeu 2031, emissione da 2 miliardi di euro © Licenza Creative Commons

Una settimana impegnativa per il Tesoro, che tra oggi, domani e dopodomani punta a raccogliere complessivamente 21,5 miliardi di euro con l’emissione di nuove tranche di titoli di stato. Ieri c’è stato l’annuncio dell’asta dei BTp a medio-lunga scadenza del 30 maggio. Per l’occasione saranno cinque i bond offerti e, come vedremo, due di questi risultano indicizzati ai tassi di interesse. Obiettivo: fino a 9,5 miliardi di euro da incassare, che si vanno a sommare ai 6 miliardi di oggi tra BTp short term e BTp€i e agli altri 6 attesi per domani con i nuovi Bot a 6 mesi.

Per tutti i bond in emissione giovedì la data di regolamento è fissata per lunedì 3 giugno.

Due scadenze nel 2029 in asta BTp

Iniziamo dal BTp 1 luglio 2029 e cedola 3,35% (ISIN: IT0005584849). La settima tranche sarà offerta per un importo compreso tra 2 e 2,5 miliardi. Sul mercato secondario tratta appena sotto la pari, in area 99,77 centesimi. Per questo rende sopra il 3,40%. Questo BTp in asta staccherà una prima “mini-cedola” dell’1,122802% del capitale nominale sottoscritto per il prossimo 1 luglio. Infatti, la data di emissione è stata lo scorso 1 marzo e fino alla prima data di pagamento saranno trascorsi da allora 122 giorni su un semestre teorico di 182 giorni.

Abbiamo poi in asta il BTp 15 dicembre 2029 e cedola 3,85% (ISIN: IT0005519787). Trattasi della quattordicesima tranche per 1-1,5 miliardi. Questo bond fu emesso per la prima volta alla fine del 2022. Al momento si acquista sul mercato secondario a più di 102, offrendo un rendimento alla scadenza sotto il 3,45%.

Nuova tranche del BTp a 10 anni

Ci sarà anche la settima tranche del BTp a 10 anni, scadenza 1 luglio 2034 e cedola 3,85% (ISIN: IT0005584856). L’offerta sarà compresa tra 3 e 3,5 miliardi. Questo titolo oscilla attorno alla pari. Oggi si acquista a 100,45, per cui rende il 3,82%. Anche in questo caso a inizio luglio ci troveremo ad intascare una mini-cedola dell’1,290385%.

Come sopra spiegato per l’altro bond, il possesso del bond riguarderà per quella data 122 giorni su un semestre di 182 giorni. La data di emissione fu anche in questo caso dell’1 marzo scorso.

Due CcTeu legati all’Euribor

E veniamo ai due CcTeu. C’è la nuova scadenza a 7 anni del 15 aprile 2032 con spread dell’1,05% (ISIN: IT0005594467), terza tranche per 0,75-1 miliardo. Come sappiamo, questi titoli sono agganciati all’Euribor a 6 mesi. Nello specifico, questo tratta un po’ sopra la pari, a 100,35. Il suo rendimento al netto della componente tassi risulta essere dell’1% e si confronta con circa il 3,60% offerto dal bond del Tesoro con cedola fissa. In pratica, il mercato sconta un Euribor a 6 mesi medio del 2,60% per i prossimi otto anni.

Infine, l’altro CcTeu con scadenza 15 aprile 2029 e spread dello 0,65% (ISIN: IT0005451361). Anche in questo caso l’importo offerto è tra 0,75 e 1 miliardo per la diciannovesima tranche. Al netto dell’Euribor a 6 mesi, questo bond offre oggi un rendimento di poco superiore allo 0,60% contro il 3,40% del bond con cedola fissa e scadenza analoga. Dunque, il mercato sconta un tasso di interesse semestrale medio del 2,80%. Ricordiamo che l’Euribor a 6 mesi attualmente viaggia appena sotto il 3,80%. E’ destinato a scendere nei prossimi mesi con il taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea.

Asta BTp: cedola fissa e indicizzati

In definitiva, l’ultima asta di BTp a medio-lungo termine offre la possibilità di investire su un ristretto tratto della curva che va dal 2029 al 2034. E si potrà puntare su due tipologie di bond: con cedola fissa e indicizzati ai tassi di interesse. I secondi sono forse più adatti ad un pubblico istituzionale, visto che scommettere sull’andamento del costo del denaro comporta conoscenze macro-economiche e finanziarie di un certo livello. Va da sé, comunque, che il livello dei tassi è legato a quello dell’inflazione nell’Eurozona, per cui equivale in fin dei conti a fare una previsione sulla dinamica dei prezzi al consumo nell’area per i prossimi anni.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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