Tassi dei Btp in forte rialzo dopo l’asta del Tesoro. Sul tratto medio della curva dei rendimenti, i titoli di stato italiani mostrano evidenti segni di rafforzamento nei prezzi. Il rialzo dei tassi Fed a fine dicembre e il prolungamento del quantitative easing della Bce si stanno manifestando sulla curva dei rendimenti dei bond governativi con una divergenza sempre più marcata fra Treasuries Usa e bond europei.
Pesa, però, anche il clima politico europeo che vedrà, in particolar modo, in primavera la Francia andare ad elezioni e probabilmente anche l’Italia a giugno.
Asta Btp 2019, 2020 , 2023 tutti i dettagli
Dopo il collocamento della scorsa settimana dei Bot a 1 anno che hanno confermato la forte pressione degli istituzionali sui rendimenti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha immesso oggi sul mercato altri 6,25 miliardi di bond governativi a tasso fisso con scadenza 2019, 2020 e 2023 offrendo agli investitori prezzi più alti rispetto ai precedenti collocamenti su tutte le linee obbligazionarie e, di conseguenza, rendimenti più alti. Nel dettaglio, Il Tesoro ha collocato diverse tranches di Btp di medio a medio termine. Nel dettaglio sono stati assegnati 2,750 Btp con scadenza nell’ottobre 2019 (isin IT0005217929) con rendimento al +0,25% in crescita di 19 punti base dall’asta di metà gennaio e bid to cover pari a 1,48. Sono stati inoltre assegnati 2,500 miliardi di euro in Btp ottobre 2023 (isin IT0005215246). Il rendimento medio si è attestato all’1,59% in crescita di 44 punti base dall’asta precedente. La domanda ha superato l’offerta di 1,34 volte. Infine è stato collocato 1 miliardo di euro in Btp 2020 (isin IT0005107708).