Ci sarà un’asta “pesante” domani, attraverso la quale il Tesoro incasserà 9,50 miliardi di euro. Cinque le tranche offerte e nessun bond nuovo, bensì tutti già in circolazione da tempo. Tra questi l’ex BTp a 5 anni con scadenza 1 dicembre 2027 e cedola 2,65% (ISIN: IT0005500068). Attualmente, questo titolo di stato presenta una durata residua di poco superiore ai 3 anni. L’importo minimo offerto sarà di 1 miliardo, quello massimo di 1,5 miliardi.
Tratto della curva appetibile
L’ex BTp a 5 anni ci offre l’opportunità di puntare su un tratto della curva dei tassi particolarmente apprezzato dai piccoli investitori.
Rateo passivo sostanzioso
C’è un’altra buona notizia per l’investitore: il BTp ex 5 anni si acquista per il momento alla pari. La sua quotazione di mercato è esattamente di 100, per cui il rendimento lordo annuale coincide con il tasso cedolare del 2,65%. Al netto dell’imposizione fiscale del 12,50%, circa il 2,32%. Questo bond fu emesso nell’estate del 2022, quando per l’appunto aveva una durata iniziale quinquennale. Il punto più basso lo avrebbe toccato qualche mese più tardi ad una quotazione in area 93 centesimi. Chi lo acquistò un anno fa, invece, ha maturato un guadagno in conto capitale del 5%, oltre alla cedola.
Al suo debutto sul mercato si acquistava persino sopra la pari. Va precisato che il prezzo effettivo che l’investitore dovrebbe sborsare, sia che volesse acquistare l’ex BTp a 5 anni in asta o sul mercato secondario, sarà più alto. Bisogna includere anche il rateo passivo maturato dal venditore e che fa riferimento a 136 giorni di dietimi. Si tratta del lasso di tempo che va dal pagamento dell’ultima cedola semestrale in data 1 giugno 2024 fino al 15 ottobre prossimo, data di regolazione nel caso dell’asta.
Ex BTp a 5 anni, calcolo costo effettivo in asta
In pratica, l’1 dicembre prossimo il possessore dell’ex BTp a 5 anni riceverà in pagamento la cedola semestrale dell’1,3250% (la metà del 2,65% annuale). Tuttavia, egli lo avrà posseduto effettivamente per soli 47 giorni su un semestre di 183 giorni. Pertanto, dovrà riconoscere a chi gli vende il bond la sua quota parte. Nel caso dell’asta, il venditore è lo stesso stato. A conti fatti, il maggiore esborso sarà pari allo 0,9847%. Su un lotto minimo di 1.000 euro nominali, parliamo di 9,85 euro lordi. Questo è bene saperlo, perché altrimenti rischiate di trovarvi dinnanzi a una incomprensione circa il costo effettivo dell’operazione. D’altra parte, dopo un mese e mezzo quel costo extra sostenuto vi verrebbe restituito dallo stato con il pagamento dell’intera cedola semestrale.