Le aste immobiliari danno nuova vita ai piccoli borghi italiani e ciò grazie anche all’ausilio di Reviva. Quest’ultima è la prima startup in Italia che grazie al marketing esponenziale e all’intelligenza artificiale è riuscita ad aumentare il numero degli immobili venduti all’asta. Le vendite di immobili in due borghi italiani, infatti, grazie ad essa è aumentata anche del 300%. Ecco maggiori dettagli in merito.
Piccoli borghi italiani ottengono nuova linfa vitale grazie alle aste immobiliari
Grazie alla startup Reviva e alla sua vivacizzazione delle aste immobiliari alcuni borghi in Italia hanno acquisito nuova vita.
Tali borghi da un po’ di tempo si stavano spopolando (il primo consta infatti solo 1000 abitanti mentre il secondo 1200) e per Ivano De Natale Ceo di Reviva ciò non era giusto. Comunica infatti che entrambi i borghi si trovano in punti strategici a metà strada non solo da impianti sciistici ma anche da Modena e Napoli. Per questo la Reviva ha pensato che questa delle aste immobiliari fosse un’ottima occasione per rilanciare il turismo.
E così, ad esempio, a Rocchetta a Volturno i lotti aggiudicati all’asta sono 31 per un valore di 930 mila euro. Ed è proprio tale borgo l’esempio lampante di come il meccanismo delle aste immobiliari possa portare beneficio al territorio laddove il mercato è inesistente.
Le aste immobiliari quindi potrebbero giocare un ruolo sempre più importante nella riqualificazione delle aree disabitate e di quelle periferiche. Giulio Licenza di Reviva comunica infatti che dopo i grandi successi ottenuti nelle vendite a Rocchetta e Volturno, sono cresciute le società finanziarie che vogliono attuare azioni di vendita nei borghi quasi disabitati.
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