Le aste Ltro (“Long Term Refinancing Operation”) sono operazioni con cui la BCE offre denaro alle banche dell’Eurozona per un importo illimitato (tecnica “a rubinetto”) e per un periodo massimo di tre anni al tasso dell’1% annuo.
Si tratta, quindi, di finanziamenti a lungo termine e a bassissimo costo. Di fatto, servono per pompare liquidità agli istituti in una fase di contrazione dei prestiti interbancari, sia per la minore disponibilità di liquidi da parte delle banche, sia anche per la minore fiducia che gli istituti hanno tra di loro.
Attenzione: le operazioni di rifinanziamento della BCE verso le banche non sono un fatto inedito, ma del tutto consueto nella pratica di Francoforte. Basti pensare ai prestiti overnight a brevissimo termine (inferiore alle 24 ore) e alle aste, con cui l’Eurotower regola la liquidità sul mercato, in genere a cadenza temporale regolare. Ma le Ltro sono aste differenti, perché per la prima volta la BCE si è impegnata il 22 dicembre del 2011 a prestare denaro per un periodo superiore all’anno, sebbene già in piena crisi si fosse spinta fino ai 18 mesi.
In teoria, ciò consentirebbe alle banche di prendere liquidità in prestito avendo un orizzonte temporale più ampio per gli investimenti, potendo così sostenere la ripresa degli investimenti privati.
Nuove aste Ltro: l’annuncio di Draghi
Il governatore della BCE, Mario Draghi, ha annunciato ieri alla commissione Affari monetari del Parlamento europeo la possibilità di dare vita a una terza asta Ltro, dopo quelle del 22 dicembre del 2011 e del 29 febbraio del 2012.
Ad oggi, sono stati restituiti 307 miliardi di euro, meno del 30%. Le banche italiane ottennero alle suddette aste 237 miliardi, ma hanno restituito ancora solo 18 miliardi, meno del 10%. Gli istituti tedeschi, invece, hanno rimborsato già il 90% dei 69 miliardi ricevuti.
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La BCE richiede in cambio dei prestiti garanzie alle banche, il cosiddetto collaterale. In genere, esso consiste in titoli di stato, considerati sicuri e che per questo presentano un basso scarto di garanzia; cioé: fatto 100 il prestito richiesto, un titolo sovrano del valore nominale di 100 tende a coprire quasi del tutto il prestito.