Il caro bollette di luce e gas sta creando grossi problemi non solo ai cittadini ma anche alle attività commerciali. Per fortuna la creatività italiana ci viene in aiuto. A Napoli un ristorante propone, una volta a settimana, cene al lume di candela. Un famoso bar, per chi consuma all’aperto, offre dei plaid di lana, invece, di accendere la stufa al gas. Si cerca di ridere per non piangere ma le prospettive future non sono buone.
La Commissione Europea a breve dovrebbe diramare “un piano riduzione consumi”.
Confesercenti Campania lancia l’allarme: 11 mila aziende a rischio chiusura e 40 mila lavoratori a rischio licenziamento. Il problema, però, è lo stesso in tutta Italia. Se il Governo non interviene subito molte attività commerciali dovranno scegliere tra pagare le bollette o gli stipendi ai dipendenti.
Luce e gas alle stelle: le attività commerciali rischiano la chiusura
Sembra ieri che l’allora premier Giuseppe Conte, in diretta tv, comunicò alla nazione il primo lockdown. Si usciva di casa solo per acquistare beni di prima necessità. È decollato lo smart working. Altre aziende hanno aperto la cassa integrazione. Chi ha sofferto di più sono stati i ristoranti e bar, anche se in molti hanno reagito organizzando un servizio take-away e le consegne a domicilio. L’estate appena passata iniziata la ripresa, turisti italiani e stranieri hanno fanno fatto registrare il tutto esaurito in molte località italiane. L’incubo sembrava finito.
Ma, come nei migliori film dell’orrore, ecco arrivare un nuovo nemico: il caro energia.
Il caro energia mette in ginocchio le aziende
Le bollette di luce e gas alle stelle stanno mettendo in crisi tutte le aziende italiane che non riescono più a pagare le bollette per i consumi.
La speranza è, dunque, quella che venga trovata una soluzione in breve tempo. A ottobre, infatti, ci sarà l’aggiornamento Arera e si rischiano nuovi ulteriori aumenti che potrebbero condannare definitivamente molte attività.
Il Governo a questo punto, per fronteggiare l’inverno, deve solo “metterci una pezza”. E, questa volta, serve che sia di ottima lana.