Aumenta il Canone Rai 2025 ma ecco la guida da seguire per non pagarlo

Nel 2025 nessuno sconto e rispetto al 2024 aumenta il Canone Rai, ma c'è la procedura per promuovere disdetta, ecco come fare.
2 giorni fa
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Nel 2025 nessuno sconto e rispetto al 2024 aumenta il Canone Rai, ma c'è la procedura per promuovere disdetta, ecco come fare.
Foto © Investireoggi

Il Canone Rai anche nel 2025 continuerà a essere versato con la bolletta dell’energia elettrica ad uso abitativo. Una regola che si ripete da anni e che, nonostante ci sia chi vuole cambiarla, continua a essere utilizzata. Dunque, in ogni bolletta della luce ad uso abitativo, i contribuenti versano una delle 10 rate mensili in cui viene dilazionato il Canone Rai.

La novità del 2025 è che questo Canone Rai è aumentato di importo, e ai contribuenti toccherà pagare di più nel 2025, a meno che non producano una apposita domanda per essere esonerati dal versamento.

Dal momento che l’addebito del Canone Rai è automatico in bolletta, l’unica strada percorribile per segnalare al fornitore della luce di non dover trattenere gli importi previsti è proprio questa.

Aumenta il Canone Rai 2025 ma ecco la guida da seguire per non pagarlo

Il Canone Rai, negli anni, è passato da 120 euro a 90 euro e addirittura a 70 euro nel 2024. Il pagamento, come dicevamo, avviene sempre con l’addebito diretto e a rate nelle bollette dell’energia elettrica.

In 10 mesi consecutivi, da gennaio a ottobre di ogni anno, gli utenti pagano il Canone Rai a volte senza nemmeno rendersene conto, perché nella bolletta della luce, a prescindere dalla compagnia fornitrice, compare la voce di addebito del Canone Rai.

Nel 2024, in via eccezionale, il governo Meloni aveva deciso di ridurre di 20 euro il canone, che nel 2023 costava 90 euro e nel 2024 è sceso a 70 euro.

Le rate mensili ammontavano quindi a 7 euro al mese, e, nelle bollette bimestrali, risultavano 14 euro in più da pagare. Ma nel 2025, lo sconto straordinario del 2024 non è stato confermato, per cui l’esborso torna a essere di 9 euro al mese e di 18 euro a bolletta bimestrale, per un totale di 90 euro all’anno.

Una somma che devono pagare tutti i contribuenti che possiedono un apparecchio televisivo in casa. Restano però le dovute eccezioni, che consentono a ogni famiglia di pagare una sola volta il canone,.

E non per ogni utenza della luce intestata ai soggetti interessati.

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In pratica, se un contribuente ha più utenze di luce intestate, magari per più immobili, deve versare il Canone Rai una sola volta. Lo stesso accade se, in un nucleo familiare, ci sono più componenti che hanno utenze della luce intestate. Se fanno parte della stessa famiglia anagrafica, solo uno deve versare il Canone Rai.

Il modello da utilizzare è quello prestabilito e scaricabile online dal sito agenziaentrate.gov.it: si chiama dichiarazione sostitutiva relativa al Canone di abbonamento alla televisione per uso privato. Può essere inviato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, in plico senza busta, al seguente indirizzo:

AGENZIA DELLE ENTRATE, UFFICIO DI TORINO 1, S.A.T.
SPORTELLO ABBONAMENTI TV – CASELLA POSTALE 22 – 10121 TORINO

Oppure, si può spedire tutto anche via PEC, all’indirizzo:

[email protected]

In questo caso, rispetto agli anni precedenti, potrebbe essere richiesta la firma digitale. Infine, si può utilizzare anche l’area riservata ai servizi del cittadino, accessibile con SPID o CIE, seguendo la procedura telematica prevista.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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