Il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, ha deciso di avviare una consultazione on line sulle proposte normative per la rimodulazione dei sussidi ambientali dannosi (SAD).
Tra le tante proposte, forse la più importante è quella che prevede un progressivo aumento delle accise sul diesel, in modo da renderle uguali a quella attualmente previste per le benzine (728,4 euro per 1000 litri).
Il riallineamento delle aliquote di accisa sui due principali prodotti energetici impiegati come carburanti (benzina e gasolio) viene motivata dal fatto che l’attuale differenza di tassazione non trova oggi alcuna giustificazione.
Aumento progressivo per le accise Diesel
La proposta di intervento stabilisce un aumento progressivo dell’aliquota di accisa del gasolio da realizzarsi a partire dal 1° gennaio 2021 e fino al 1° gennaio 2030.
Al termine di tale periodo l’aliquota di accisa sul gasolio per autotrazione sarà uguale a quella attualmente prevista per le benzine (728,4 euro per 1000 litri).
Per il ministro Costa si tratta di un “obbiettivo a saldo zero”. Le entrate derivanti dall’aumento delle accise sul diesel, saranno destinate a nuovi incentivi per l’acquisto di altri veicoli a impatto ambientale minore o nullo.
“La finalità di questo cammino consiste nel riorientare risorse già attribuite ad uno specifico settore verso soluzioni green, senza incidere sui soggetti che ne beneficiavano, ma anzi rendendoli parte attiva di questo cambiamento”.
Ad ogni modo, ricordiamolo, si tratta soltanto di una consultazione online, ma è evidente l’impegno del governo verso la svolta green. Dopo aver aumentato gli incentivi dell’ecobonus auto per l’acquisto di nuovi veicoli a basso impatto ambientale, il riallineamento delle accise potrebbe far diventare sempre meno conveniente possedere un auto diesel o benzina.
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