Intesa Sanpaolo ha aumentato i costi dei conti correnti. A partire dalla metà del mese di maggio 2017, infatti, a coloro che avevano un conto corrente, è giunta una proposta unilaterale di modifica del contratto con aumento dal 1 agosto. Un cliente, quindi, ha risposto alla Banca inviando una lettera. Ecco il comunicato stampa dell’Aduc.
Comunicato stampa Aduc
Firenze, 14 Luglio 2017. A partire dalla seconda metà di maggio, ai correntisti Intesa Sanpaolo è pervenuta una “proposta unilaterale di modifica delle condizioni” nella quale si annuncia l’aumento del canone del conto corrente a partire dal prossimo 1 agosto.
Spett.le
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Piazza San Carlo, 156
10121 Torino
Oggetto: Conto corrente numero…………………. – Vostra proposta unilaterale di modifica delle condizioni.
Spett.li,
Il sottoscritto………………
Ho ricevuto la proposta unilaterale di modifica con la quale annunciate l’aumento del canone del mio conto corrente con decorrenza 1 agosto 2017.
Le motivazioni sono riferite ai tassi negativi che l’Istituto deve pagare per depositare presso la B.C.E., in particolare il “Deposit Facility Rate”,
Mi rendo conto, in effetti, che i tassi sottozero vogliono dire dover pagare per poter depositare presso la B.C.E., e sotto questo aspetto comprendo il discorso.
Ciò che comprendo meno è come mai i tassi negativi valgano anche per le banche degli altri paesi, eppure in quei paesi i clienti pagano sempre meno commissioni rispetto all’Italia. Forse il loro “Deposit Facility Rate” è diverso da quello applicato alle banche italiane…sono questioni troppo tecniche che io, umile ciente, non sono in grado di comprendere.
A proposito di tassi, inoltre, altra cosa che non comprendo è come mai i tassi di interesse dei Vostri prestiti non siano crollati in egual misura.
Comunque, non voglio deviare il discorso
La Vostra comunicazione è stata inviata prima del “salvataggio” di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, tramite il quale avete acquistato i due istituti al prezzo omnicomprensivo di un euro (a proposito, i cinquanta centesimi cadauna li avete pagati in contanti, con assegno o tramite bonifico? Nell’atto di cessione non è specificato) mentre tutti gli oneri, stimati fino a diciassette miliardi di euro ed oltre, sono a carico dei contribuenti italiani, incluso quindi il sottoscritto.
A questo punto, facendo bene i conti è il Vostro Istituto a dover pagarmi una discreta cifra.
Ma poiché non voglio apparire come un approfittatore, ed anche per tenere conto del fatto che -almeno a me- non avete sbolognato diamanti a prezzo triplo rispetto a quello di mercato, mi accontento dell’azzeramento dei costi.
Di conseguenza, ecco la mia contro-proposta di modifica alle condizioni contrattuali: azzeramento dei costi del conto corrente, così come del resto prevedono numerosi istituti di credito, alcuni dei quali perfino italiani.
Però, pensavo…col guadagno residuo, potreste fare qualcosa a favore dei poverini cui avete ammollato diamanti a prezzo triplicato?
Ed anche qualcosa per i clienti a cui tra il 2009 ed il 2012 avete addebitato la commissione di massimo scoperto dichiarata illegittima dalla Corte di Appello di Torino?
Ed anche ai tantissimi che Vi hanno pagato 10 euro a pagina (!) copia di documenti, commissione che i Collegi dell’Arbitro Bancario Finanziario stanno giudicando non regolare perché deve essere riferita al documento intero e non alle singole pagine che lo compongono?
E poi…ci sarebbero anche i disgraziati possessori dei bond Bank of Ireland, che non avete avvertito di ben tre offerte pubbliche di scambio, alcuni dei quali stanno per andare incontro ad oneri non indifferenti da sostenere.
Insomma, diamoci una mano e veniamoci incontro, e senza dimenticare gli sventurati!
Certo di una Vostra risposta positiva, in assenza della quale diventerò senza indugio cliente di un altro istituto di credito, porgo i più cordiali saluti.
That’s all, Folks!
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