Diverse sono le voci che pesano sul bilancio delle famiglie, andando a ridurre il loro potere di acquisto. Se tutto questo non bastasse il recente aumento dei prezzi contribuisce ad aggravare ulteriormente la situazione. Proprio in tale contesto, pertanto, è bene sapere se e quando si ha diritto a qualche tipo di agevolazione.
In particolar modo interesserà sapere che vi è un bonus grazie al quale è possibile assicurarsi una casa al caldo per l’inverno nonostante il rischio di dover fare i conti nei prossimi mesi con un pesante aumento gas e taglio orario termosifoni.
Aumento gas e taglio orario termosifoni: come assicurarsi una casa al caldo grazie al bonus stufe pellet
Abbiamo già avuto modo di vedere che se metti a disposizione il tuo tetto risparmi sulle bollette e puoi avere subito un bonus fino a 8500 euro. Proprio soffermandosi su queste ultime interesserà sapere che grazie al bonus stufe a pellet è possibile assicurarsi una casa al caldo per l’inverno nonostante il rischio di dover fare nei prossimi mesi i conti con un pesante aumento gas e taglio orario termosifoni.
Entrando nei dettagli bisogna sapere che non esiste un vero e proprio bonus stufe pellet. Bensì, trattandosi di una fonte di energia rinnovabile, è possibile beneficiare di una detrazione fiscale fino al 65% grazie all’ecobonus, per un importo massimo fino a 30mila euro.
Questo, è importante sottolineare, solo per gli interventi di riqualificazione energetica su immobili che risultano già iscritti al catasto o comunque la cui pratica di iscrizione è in corso. Non può essere utilizzato, infatti, per gli edifici in costruzione.
In alternativa è possibile beneficiare di un’agevolazione fiscale del 50% grazie al bonus mobili. Questo in quanto le stufe a pellet vengono considerate come manutenzione straordinaria. L’importo massimo detraibile, ricordiamo, è di 10 mila euro per chi acquista o installa una stufa a pellet entro il 31 dicembre 2022.
Ecobonus e bonus mobili: come ottenere le detrazioni
Per poter beneficiare di questa detrazione Irpef del 50% bisogna inserire tale dato in fase di dichiarazione dei redditi. Per quanto riguarda l’ecobonus, invece, è necessario che il venditore provveda a fare apposita comunicazione all’Enea, ovvero l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
In entrambi i casi è necessario che i pagamenti vengano effettuati attraverso strumenti di pagamento tracciabili, come carta di credito o bonifici. Una buona notizia, quindi, per chi desidera contrastare il preoccupante aumento gas grazie al cosiddetto bonus stufe pellet. Ovvero, come già detto, delle agevolazioni che permettono di installare questo tipo di stufe senza spendere cifre da capogiro.